Referendum sul sistema pensionistico: gli svizzeri bocciano la riforma proposta da governo e parlamento.
Entrambi i progetti della riforma denominata Previdenza 2020 sono stati respinti. La proposta prevedeva un finanziamento supplementare dell’Assicurazione per la vecchiaia e i superstiti tramite l’aumento dell’iva e una riforma dell’età pensionistica. L’età di riferimento delle donne sarebbe aumentata da 64 a 65 anni, e sarebbe stata introdotta una finestra di pensionamento più ampia da 62 a 70 anni, con assegni variabili a seconda dell’età di ritiro.
La riforma aveva lo scopo di garantire le rendite e di adeguare la previdenza per la vecchiaia all’evoluzione della società, ma gli svizzeri – come detto – l’hanno bocciata.
In Ticino il popolo ha votato in modo favorevole, ma la maggioranza della Svizzera ha bocciato la proposta.
Approvata, invece, la terza iniziativa referendaria di ieri, un decreto federale sulla sicurezza alimentare, una nuova disposizione costituzionale che stabilisce come garantire negli anni a venire l’approvvigionamento alimentare della popolazione elvetica basandosi sia sulla produzione indigena sia sulle importazioni.