Inaugurazione, sabato prossimo alle 11.30 al Museo del Ciclismo del Ghisallo per la mostra “Eddy Merckx, gli ottant’anni di una leggenda”, che sarà aperta fino al 30 settembre. L’esposizione è stata realizzata per festeggiare gli 80 anni del campione belga. Attraverso oggetti, immagini, filmati e testimonianze, saranno raccontate le gloriose vittorie di Merckx e l’impatto che ha avuto sul ciclismo e sullo sport mondiale.
Tributo ad un campione
La mostra proporrà cimeli, inediti documenti, maglie e biciclette usate dal “Cannibale” nell’arco dell’intera carriera. Una sezione speciale sarà composta da una selezione di tavole fotografiche Faema che ripercorrono alcuni momenti della collaborazione Merckx-Faema-ciclismo con immagini legate alle performance leggendarie del campione belga, l’asso pigliatutto della formazione biancorossa dal 1968 al 1970. Una squadra guidata dal general manager Fiorenzo Magni, fondatore del museo del Ghisallo, da Vincenzo Giacotto e dal direttore sportivo Marino Vigna: in tre stagioni, Merckx conquistò oltre 120 successi (dei 525, cifra totale che lo elegge il corridore più vincente del mondo).
Merckx in carriera ha vinto cinque Tour de France e cinque Giri d’Italia e ha realizzato l’accoppiata nella stessa stagione per ben tre volte e poi sette Milano-Sanremo, cinque Liegi-Bastogne-Liegi, tre Mondiali, più un quarto fra i dilettanti, tre Parigi-Roubaix, la Vuelta di Spagna ed il Giro di Svizzera, il Record dell’Ora, 34 tappe al Tour de France, 25 al Giro d’Italia.
Il presidente del museo
“È con una grande emozione per rinnovati sforzi da parte della fondazione del museo che inauguriamo questa retrospettiva dedicata ad un campione e un amico del Museo del Ghisallo – ha detto il presidente del Museo Ghisallo, Antonio Molteni – Lo festeggiamo così nel suo 80º compleanno, attendendolo in mostra a giugno, quando vorrà e quando potrà. I nostri rapporti sono stretti grazie alla sua amicizia umana e sportiva con Marino Vigna, olimpionico del Ciclismo, da sempre presente e attivo non solo come consigliere della fondazione, ma anche come sostenitore appassionato del museo”.
Il direttore del museo
“Dopo la mostra dedicata al Tour de France del 2024 – spiega Carola Gentilini, direttore Museo del Ghisallo – un grande successo corale anche per la partecipazione di collezionisti e musei internazionali, torniamo a mettere al centro dei nostri cuori e dell’attenzione storica l’uomo. Non uno a caso, ma il grande Eddy Merckx, per assolvere alla nostra missione di ricerca storica e di valorizzazione della memoria per tutti nella casa di tutti i ciclisti. Un lavoro che si rivela una volta di più entusiasmante per la sensibilità di un mondo fatto di passione e di rispetto per le imprese dei suoi campioni. Eddy meriterebbe un suo museo dedicato che va oltre le immagini delle 525 vittorie, e delle innumerevoli biciclette costruite per lui, perché simbolo del ciclismo vincente e allo stesso tempo umano che alimenta con i ricordi la memoria collettiva sportiva”.