Interrogato dal giudice delle indagini preliminari Walter Lietti, resta in carcere il 39enne comasco arrestato dalla polizia con l’accusa di aver picchiato e chiuso in casa la compagna in presenza del figlio piccolo e dei genitori dell’uomo.
Il 39enne avrebbe ammesso di avere problemi di dipendenza dalle sostanze stupefacenti e che questa sarebbe la causa dei continui litigi in famiglia. Avrebbe però negato di aver picchiato la moglie, che è stata medicata in pronto soccorso e ha una prognosi di 30 giorni.
Dopo l’interrogatorio il 39enne è rimasto al Bassone. Tramite il legale ha chiesto i domiciliari a casa dei genitori.