Il Conclave (dal latino cum clave cioè chiuso a chiave) inizierà il 7 maggio. La data è stata fissata stamattina dagli oltre 180 cardinali presenti, tra cui il vescovo di Como Oscar Cantoni, riuniti nella quinta Congregazione generale in Vaticano.
Da quel giorno i porporati elettori, sotto gli 80 anni di età, saranno isolati nella Cappella Sistina. “Extra omnes” è la formula che sarà pronunciata dal maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie il prossimo mercoledì. Non potranno usare dispositivi e hanno il divieto di mettersi in contatto con il mondo esterno, fino alla fumata bianca, che indicherà l’annuncio del nuovo papa: il ben noto “Habemus Papam”. Durante il Conclave i cardinali saranno alloggiati nella Casa Santa Marta, cioè dove Bergoglio scelse di restare dopo la sua elezione.
Si conosce la data di inizio ma non quella di fine. Nessuna previsione sulla conclusione.
La mattina di mercoledì 7 maggio concelebreranno tutti la solenne Messa “pro eligendo Pontifice”. Poi la suggestiva processione verso la Cappella Sistina, all’interno della quale i porporati presteranno giuramento.
La Sistina sarà allestita con i banchi per gli scrutini e la stufa dove saranno bruciate le schede delle votazioni. Per eleggere il Papa serve una maggioranza qualificata di due terzi. Sono previsti quattro scrutini al giorno, due al mattino e due al pomeriggio, e dopo la 33esima o 34esima votazione, comunque, si passerà direttamente, e obbligatoriamente, al ballottaggio fra i due cardinali che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell’ultima votazione. Anche in questo caso, però, sarà sempre necessaria una maggioranza dei due terzi. I due cardinali rimasti in lizza, non potranno partecipare attivamente al voto. Se un candidato raggiunge i due terzi dei votanti, l’elezione del Pontefice è canonicamente valida.