Clamoroso stop per la rivoluzione del carrello progettata dalla Coop di via Giussani, a Como. La richiesta di trasferire il supermercato dall’attuale e storica sede al posto dell’ex Sca di via Cecilio è stata stoppata dal Comune di Como. E così, il rilancio dell’eterna sfida alla neonata Esselunga di Camerlata, per ora non si arricchirà di un nuovo capitolo.
In termini strettamente tecnici, la Coop – il 30 maggio scorso – aveva richiesto il trasferimento dell’autorizzazione commerciale per una media struttura di vendita alimentare e non alimentare. E la destinazione finale erano proprio i locali che soltanto fino a un paio d’anni fa sono stati il tempio delle auto di lusso, la Sca affacciata su via Cecilio. Differenza non da poco, evidente anche a un profano delle grandi strategie commerciali: da una strada secondaria e sostanzialmente di quartiere, l’affaccio della Coop sarebbe passato su una delle più importanti e trafficate arterie di ingresso e uscita dalla città.
Eppure, la conferenza dei servizi riunita a Palazzo Cernezzi – organo che riunisce tutti i soggetti deputati a giudicare tali richieste – si è espressa per il no. Nulla da fare, nessun trasferimento. Né ora, né a breve: nel Pgt approvato sotto la Giunta Lucini manca un paragrafo ad hoc e univoco per giudicare casistiche simili.
“Per questo motivo – spiega l’attuale assessore all’Urbanistica, Marco Butti – ora servirà una variazione del bilancio per poter dare un incarico esterno a un professionista che predisponga una norma adatta a casi simili. Poi la questione passerà in consiglio comunale. I tempi? Non brevi”, chiude Butti.