140 pazienti negli ultimi dieci anni e una 50ina attualmente seguiti dal reparto diretto da Antonio Paddeu, l’unità operativa di Riabilitazione cardiorespiratoria dell’ospedale di Cantù.
Dietro a questi numeri ci sono le vite dei pazienti di Sla (sclerosi laterale amiotrofica) e delle loro famiglie. Una malattia neurodegenerativa, ribattezzata “la stronza” dall’indimenticato calciatore Stefano Borgonovo, difficile da diagnosticare (a volte richiede un anno di accertamenti) e totalmente invalidante. Il corpo progressivamente si immobilizza mentre la mente resta lucida.
Le famiglie si fanno in quattro per garantire l’adeguata assistenza 24 ore su 24 ma non basta. Hanno bisogno di più sostegno in termini di assistenza e di ricerca.
Ognuno di noi può fare la propria parte. A Como è in programma un’iniziativa per raccogliere fondi. Venerdì 8 settembre dalle 18 in piazza Volta si trasformerà in un campo di calcetto e verrà invasa da ragazzi fino ai 12 anni. E poi spazio alla cucina e alla musica. Nel mezzo storie di vita e testimonianze di medici e pazienti per sensibilizzare e far conoscere questa malattia. Una serata benefica, “Cartellino rossa alla Sla”, a favore della Fondazione Paola Giancola. Moltissime le realtà coinvolte, gli sponsor e le persone che si sono messe a disposizione. Testimone d’eccezione, il campione del mondo di calcio Claudio Gentile.
Tutte le informazioni – e anche la possibilità di iscriversi alle partite di calcetto – sono consultabili sulla pagina Facebook creata per l’evento “Cartellino rossa alla Sla”