La suspence è durata soltanto pochi giorni: il Comune di Como, dopo un diniego iniziale, ha concesso piazza d’Armi, a Muggiò, alla Comunità islamica di via Domenico Pino, a Camerlata.
Il via libera è arrivato nel corso dell’ultima riunione di giunta, quando sul tavolo di sindaco e assessori è tornata la richiesta bocciata una ventina di giorni prima: a inoltrarla i rappresentanti dei musulmani che si radunano storicamente a Camerlata, nei locali che fino al 2005 ospitarono la moschea abusiva poi riconvertita in circolo culturale.
La festività per cui gli islamici hanno chiesto l’area di Muggiò è quella del Sacrificio, che almeno in teoria prevede lo sgozzamento di un animale che, secondo la sharīʿa, deve essere fisicamente integro e adulto e può essere soltanto un ovino, un caprino o un bovino.
Naturalmente, in piazza d’Armi non avverrà nulla di tutto questo: la giunta infatti nel concedere l’autorizzazione per il solo giorno del primo settembre prossimo, e per un tempo totale di 5 euro, ha espressamente inserito nell’autorizzazione il divieto di effettuare qualsiasi sacrificio rituale in pubblico.
Questo punto, così come altri riguardanti una serie di documenti dell’associazione di via Pino, è stato uno di quelli discriminanti perché la giunta comunale desse il benestare al ritrovo del primo settembre.