Un ostacolo imprevisto potrebbe pararsi davanti alla strada dell’annunciata nuova ordinanza del Comune di Como contro l’accattonaggio. E quell’ostacolo, per così dire, è nientemento che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nella primavera scorsa ha accolto – recependo il parere del Consiglio di Stato – il ricorso dell’associazione bolognese Avvocato di strada che si era scagliata contro un’ordinanza emessa nel 2015 da un Comune emiliano, Molinella, contro i questuanti.
Quell’ordinanza istituiva il divieto di chiedere l’elemosiana e multe da 25 a 500 euro. Ma il documento è stato fatto a pezzi dapprima dal Consiglio di Stato, che ha accolto la tesi dell’associazione secondo cui non può essere adottata alcuna repressione nei confronti di chi “si limita -alla semplice richiesta di aiuto” chiedendo qualche spicciolo senza atteggiamenti molesti e insistenti. E poi, come detto, il Presidente della Repubblica ha recepito l’esito del ricorso straordinario.
Dal canto suo, l’assessore al Decoro Sociale e vicesindaco di Como, Alessandra Locatelli – d’intesa con il sindaco – sembra intenzionata a tirare diritto verso l’ordinanza a costo di sfidare il Quirinale.
“Io ho ricevuto incarico dal Sindaco di occuparmi di questo tema – afferma – Attraverso il confronto con il comandante della Polizia Locale, e i suoi collaboratori, studierò la possibilità di intervento sui vari casi presenti in città. È chiaro che gli interventi devono essere mirati tenuto anche conto che in questi anni la situazione di degrado è andata via via peggiorando”.
“Non mi stupisce più di tanto la posizione del Presidente Mattarella – chiude Locatelli – ma il nostro compito rimane quello di tutelare i cittadini e il territorio”
Perchè non cominciate ad identificare i mendicanti? Così giusto per sapere chi sono , da dove vengono e perchè sono a Como.