(ANSA) – MILANO, 21 MAR – Ci sono anche oggetti che vennero trovati in casa quella mattina del 13 agosto 2007 o successivamente nella pattumiera, come una confezione di tè freddo, un vasetto di yogurt e una scatola di cereali, tra i reperti indicati dalla Procura di Pavia che ha chiesto un maxi incidente probatorio con analisi genetiche ampie anche su campioni e reperti mai esaminati o che diedero esiti incerti. Da quanto si è saputo, alcune comparazioni, secondo i pm, andrebbero effettuate nelle analisi, oltre che col Dna di Andrea Sempio, anche coi profili genetici dei soggetti maschili della famiglia Poggi e con frequentatori maschi della casa all’epoca. Nell’elenco che l’aggiunto Stefano Civardi e la pm Valentina De Stefano, della Procura diretta da Fabio Napoleone, hanno stilato, con riferimento a campioni e reperti recuperati all’Unità di medicina legale dell’Università di Pavia, figurano, dunque, anche una serie di oggetti che evidentemente sarebbero stati trovati nella pattumiera di casa Poggi o nell’abitazione quella mattina, come un barattolo di tè vuoto, un vasetto di yogurt e una confezione di cereali da colazione. Le nuove analisi richieste dovrebbero concentrarsi anche su tamponi effettuati sulla studentessa, oltre che su tutti i "para-adesivi delle impronte rinvenute sulla scena del crimine e sugli oggetti analizzati". E negli atti si fa riferimento pure ad eventuali comparazioni necessarie coi frequentatori maschi della casa all’epoca. In più, gli inquirenti hanno acquisito, oltre a tutte le consulenze e le perizie genetiche realizzate nelle indagini e nei processi, anche la consulenza di Pasquale Linarello, esperto che fu nominato dai legali di Alberto Stasi che all’epoca fecero prelevare il Dna di Sempio da investigatori privati. Il consulente lo comparò con il materiale genetico trovato su unghie e dita di Chiara, dando conto di una compatibilità. In queste indagini, però, la posizione di Sempio fu archiviata con nettezza dalla Procura pavese. Intanto, dopo l’opposizione presentata oggi dalla difesa di Sempio contro la richiesta dei pm (il termine sarebbe scaduto domani), il gip avrà dieci giorni a partire da domenica per decidere se dare l’ok alle maxi analisi e per fissare una data per la nomina del perito e dei consulenti delle parti, per formulare i quesiti e dare un termine per le operazioni. Nell’opposizione i legali di Sempio hanno fatto presente che la richiesta di accertamenti è generica e che non si indica nello specifico perché gli esami siano irripetibili e da fare in questa modalità. In subordine, comunque, per la difesa le analisi semmai vanno allargate anche a comparazioni con altri Dna. (ANSA).