Oggi alle ore 12, su indicazione dei vescovi delle dieci diocesi della Lombardia, le campane delle chiese suoneranno a lutto come segno di partecipazione alla “Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia”.
Il suono delle campane vuole essere un invito al fare memoria, alla preghiera, alla speranza. Il 18 marzo 2020 è il giorno in cui una colonna di mezzi militari usciva dalla città di Bergamo, con le bare di centinaia di vittime della pandemia. Quei camion accompagnavano i defunti fuori provincia e fuori regione per la cremazione. Un momento di grande dolore diventato, in tutto il mondo, il simbolo della pandemia. Per questo motivo, il Parlamento italiano, nel 2021, ha stabilito che il 18 marzo diventasse la “Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia”.
«Abbiamo affrontato una sfida epocale – spiega il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni – che ci ha procurato grandi sofferenze e paure, toccandoci nella nostra essenza umana più profonda. In quei giorni ci sostenevamo a vicenda, rassicurandoci sul fatto che sarebbe andato tutto bene: era la conferma che solo insieme si possono affrontare e superare anche le difficoltà più grandi. Come ci disse papa Francesco nella preghiera solitaria in piazza San Pietro, il 27 marzo di cinque anni fa, Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti».
Il prossimo martedì 8 aprile, alle ore 18, il cardinale Cantoni, nella chiesa parrocchiale di Lanzada (Sondrio), presiederà la messa a cinque anni dalla morte don Renato Lanzetti, vicario generale della diocesi di Como, scomparso l’8 aprile del 2020 proprio a causa del Covid. La cerimonia di suffragio unirà nella memoria i sacerdoti e tutti coloro che nella Diocesi di Como sono deceduti nel tempo della pandemia.