(ANSA) – BOLOGNA, 17 MAR – Il 18 maggio 2023 – un anno prima della morte di Sofia – Giampiero Gualandi e Sofia Stefani avrebbero firmato un "contratto di sottomissione sessuale". Ne hanno parlato nel processo a carico dell’ex comandante della polizia locale di Anzola, accusato dell’omicidio della giovane collega, la procuratrice aggiunta Lucia Russo e l’avvocato Andrea Speranzoni, difensore di parte civile per la famiglia Stefani, nei loro interventi di richiesta delle prove. Nel contratto, è stato riferito in aula, Gualandi si "autodefiniva padrone, colui che tutto può sulla sua schiava". In un passaggio si diceva: "Io signore e padrone mi impegno a dominare l’anima della mia sottomessa". (ANSA).