(ANSA) – TRENTO, 12 MAR – Fra poche settimane fonderà un’associazione di consumatori dedicata ai "rischi connessi ai prodotti alimentari intrinsecamente pericolosi" Giovanni Battista Maestri, il papà di Mattia, il bambino che dal 2017, quando aveva quattro anni, si trova in stato vegetativo per aver mangiato un formaggio a latte crudo contaminato dal batterio dell’escherichia coli prodotto dal Caseificio sociale di Coredo. Maestri lo ha annunciato all’hotel Accademia di Trento, a una settimana dalla decisione della Corte di Cassazione, che ha confermato le condanne per lesioni gravissime a carico dell’ex presidente del caseificio sociale di Coredo Lorenzo Biasi e del casaro Gianluca Fornasari. "Con l’associazione entreremo in tutti i procedimenti simili. Vi assicuro che ci batteremo e lotteremo come ho lottato per il mio bambino anche per gli altri bambini o anziani che dovessero essere uccisi dal formaggio a latte crudo. I soldi della provvisionale li utilizzerò tutti per aiutare gli altri bambini. Quest’associazione sarà gratuita, ed io ci metterò la faccia assistito e aiutato da alcuni consulenti", ha spiegato Maestri. Maestri è tornato a chiedere il "ritiro immediato del marchio" assegnato da parte dell’Apt Val di Non ad un formaggio prodotto dal Caseificio sociale di Coredo, una "etichettatura seria e non la barzelletta messa in campo finora" per i formaggi a latte crudo e il divieto della distribuzione di questi prodotti "nelle case di riposo, nelle scuole materne e negli asili nido". (ANSA).