Nuovo stadio Sinigaglia: si prospetta una rivoluzione non soltanto sportiva, ma anche sociale e urbanistica. Tra i principali cambiamenti attesi, la pedonalizzazione di viale Puecher e la realizzazione di un autosilo che trasformerà completamente il parcheggio cosiddetto “Pulesin”. Proprio lì, stando alle intenzioni del Comune di Como, dovrà sorgere un autosilo con almeno 400 posti. Ma sarà davvero abbastanza? E soprattutto, quali saranno gli effetti su una viabilità di per sé già particolarmente congestionata?
A due passi dal lungolago e dal centro storico, disporre di uno stadio all’avanguardia e dotato di una molteplicità di servizi, con oltre 15mila posti e negozi, ristorante, farmacia e persino una piscina, è sicuramente un’occasione di business importante per la società, garantendo alla proprietà un importante giro d’affari. Ma qualcuno si è chiesto davvero quali potrebbero essere le ricadute per i residenti?
L’incubo traffico incombe, per non parlare dei posti auto. In una città trovare parcheggio è già molto difficile se si sceglie di non pagare, togliere gli spazi che attualmente circondano il Sinigaglia e costruire un autosilo con qualche centinaia di posti auto non può di certo sopperire alle esigenze dei residenti, prima ancora che dei tifosi. Se da un lato c’è chi apprezza il progetto, dall’altro – comprensibilmente – c’è chi teme per il traffico. Ed è lecito porsi qualche dubbio sulla nuova viabilità cittadina. Lo stadio fronte lago è stato pensato in un’epoca in cui il calcio – e il business che gravitava attorno a questo mondo – era nettamente diverso. Realizzarlo ancora in pieno centro città potrebbe avere più di qualche conseguenza su chi quella zona la frequenta e la vive tutti i giorni.
Insomma, realizzare uno stadio di Serie A in pieno centro città – e in un quartiere razionalista che è unico al mondo – è davvero la soluzione migliore? Ingrandire un prestigioso impianto sportivo come lo stadio Sinigaglia può rivelarsi un’importante opportunità dal punto di vista economico, ma non manca il rovescio della medaglia. Un maggior flusso di persone attorno allo stadio potrebbe causare ancora più ingorgo nel cuore di Como, suscitando non poco malcontento tra i residenti.
Da un lato, quindi, è positivo l’entusiasmo con cui molti comaschi – tifosi azzurri e non solo – hanno accolto il progetto ed è positivo che la società – insieme al Comune – abbia deciso di condividerlo con la città. Ma qualcuno si è davvero messo nei panni dei residenti? L’ipotesi, dibattuta da anni, di realizzare un nuovo stadio fuori città doveva forse essere presa maggiormente in considerazione.
stadio sì stadio no stadio lì
il vecchio Sinigaglia entro l’estate sarà omologato per la serie A senza deroghe:
12000 posti
servizi accessori
piano mobilità aggiornato
piano sicurezza aggiornato
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quartiere razionalista unico al mondo ?
con quegli orribili casermoni fuori quota edificati nel dopoguerra ?