(ANSA) – CATANIA, 01 MAR – "Non bisogna perdere di vista che il senso di responsabilità del Giudice è alimentato dalla "coscienza che si è chiamati a svolgere un servizio rivolto alla cura di interessi e beni pubblici, a vantaggio dei cittadini, che, nel caso della giurisdizione, attendono una risposta rapida e giusta, frutto della consapevolezza che una decisione tardiva comunque determina una denegata giustizia". Lo ha detto il presidente Pancrazio Savasta alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario del Tar di Catania, quarto in Italia tra i Tribunali amministrativi d’Italia per carichi di lavoro dopo le sedi di Roma, Napoli e Milano e terzo per produttività, preceduto soltanto da Lazio e Napoli "Non va mai dimenticato – ha aggiunto – che, sottesa alla richiesta al giudice, c’è l’aspirazione al soddisfacimento di una tutela nei confronti dell’Amministrazione pubblica, che, nella quasi totalità dei casi, è in una posizione privilegiata nei confronti dei cittadini e delle Imprese, poiché solo questi ultimi, sovente, subiscono le conseguenze del ritardo dell’intervento correttivo giustiziale". Il presidente Savasta ha poi avvertito circa i possibili rischi di un’intelligenza artificiale male utilizzata, rammentando che "l’utilizzo di strumenti di IA può fornire sostegno al potere decisionale dei giudici o all’indipendenza del potere giudiziario, ma non dovrebbe sostituirlo: il processo decisionale finale deve rimanere un’attività a guida umana". Ha, infine, ringraziato i colleghi e il personale amministrativo del Tribunale, che "si sono distinti per assoluta professionalità e disponibilità, consentendo di conseguire la definizione della totalità dei ricorsi ultratriennali e una riduzione dei tempi di pubblicazione delle sentenze che trova pochi analoghi riscontri nel panorama della Giustizia italiana e non solo". Nel 2024 l’organico del Tribunale è passato da 18 a 20 magistrati, ancora al di sotto di cinque unità rispetto a quello previsto, e il presidente Savasta ha espresso l’auspicio che "venga al più presto ripianato". Accanto al numero adeguato di magistrati, ha ribadito "la necessità di stabilizzazione dei dipendenti dell’ufficio per il processo al Tribunale, misure indispensabili per raggiungere il prossimo obiettivo, vale a dire la definizione del contenzioso corrente". "Tale risultato, ben possibile – ha concluso il presidente Savasta – confermerebbe ancor più Catania quale Ufficio all’avanguardia organizzativa, al fine di garantire risposte tempestive alla domanda di giustizia che i principi del processo impongono e che i cittadini e le imprese giustamente richiedono". (ANSA).