Il progetto da 39 milioni di euro per la riqualificazione dell’area della piscina e del palazzetto di Muggiò resta ancora segreto. La presentazione alla città, annunciata dal sindaco di Como prima per il mese di gennaio e poi per febbraio ancora non c’è stata. Alessandro Rapinese però ha iniziato a dare qualche anticipazione, parlando di “un vasto quartiere dello sport che non si limiterà solo a Muggiò”.
Il maxi progetto di riqualificazione di Muggiò è una delle opere più attese dalla città e dovrebbe cambiare volto all’intera area. A proporre l’intervento un gruppo di lavoro formato da una società cooperativa di Ravenna che opera nel mercato delle costruzioni impiantistiche ed edili, due attive nella gestione di piscine e impianti sportivi e una banca, oltre a un colosso in ambito energetico.
Il 13 febbraio scorso era stata convocata una conferenza stampa per la presentazione del progetto, poi annullata all’ultimo momento e mai più riprogrammata. “Il progetto c’è e ci stiamo già lavorando – ha ribadito ieri in diretta su Etv il sindaco di Como Alessandro Rapinese – E’ agli atti, è accessibile e un gruppo di lavoro è già attivo. Non abbiamo ancora fatto la presentazione solo per motivi di tempo, per non sottrarre tempo e spazi al lavoro”.
Alessandro Rapinese ha dato poi una piccola anticipazione su quello che dovrebbe essere realizzato con il nuovo progetto. “Avremo un quartiere dello sport – ha detto il sindaco di Como – Immaginate l’area del Gigi Meroni ad Albate collegata a quella del Belvedere e questa collegata all’area di Muggiò. Pensate a un’area di centomila metri quadrati con un unico spazio dove sarà possibile parcheggiare e lasciare le auto per poi raggiungere tutti gli impianti. Risolverà anche il problema attuale della mancanza di posti per la sosta in prossimità dei campi sportivi”.
Un’anticipazione, che potrà essere confermata solo nel momento in cui sarà effettivamente svelato il maxi progetto. Nessuna indicazione però, almeno per il momento, sui tempi. Mentre resta un dato di fatto lo stato di abbandono dell’area, con la piscina chiusa dal 2019 e il palazzetto dal 2013.