La guardia di finanza di Como ha arrestato un funzionario di banca che avrebbe favorito il gruppo criminale, smantellato dalle stesse fiamme gialle nel novembre scorso e accusato di una presunta maxi truffa sui finanziamenti statali per quasi 14 milioni di euro. Sequestrati al funzionario, che ha ottenuto i domiciliari, beni per 56mila euro. L’inchiesta, nota come “Casa di Carta” è coordinata dalla procura di Monza.
Nel novembre scorso era già stata eseguita un’ordinanza con misure cautelari per 17 indagati. Il sodalizio, dopo aver acquisito società di comodo, provvedeva a falsificarne i bilanci e la contabilità per poi utilizzarle come veicolo per ottenere ingenti prestiti assistiti da una garanzia pubblica pari all’80% dell’importo erogato.
Le indagini successive hanno portato al funzionario di banca, che avrebbe garantito l’esito positivo delle pratiche di finanziamento in cambio di compensi totali per 56mila euro.