(ANSA) – TRENTO, 28 FEB – "L’etica del rigore ha accompagnato Nino Andreatta nelle posizioni di responsabilità assunte, come dimostra, fra tutte, la vicenda del Banco Ambrosiano. Il rinnovamento delle Istituzioni e delle forze politiche – nella conferma dei valori della Costituzione – fu alla base del suo impegno nei primi anni ’90, cercando di alimentare il bagaglio di cultura politica necessario per affrontare i tempi nuovi e le ulteriori, veloci, trasformazioni". È una parte del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il quale l’Università di Trento ha aperto la conferenza per ricordare uno dei padri fondatori dello stesso ateneo, parlamentare per sei legislature e più volte ministro in occasione dei 25 anni dalla sua scomparsa "Economista di vaglia, intellettuale e uomo politico coraggioso, dotato di visione e senso dello Stato, appartiene al novero delle personalità più significative della nostra storia repubblicana, alla quale ha contribuito con il suo slancio modernizzatore", ha scritto ancora Mattarella. In un videomessaggio Romano Prodi ha ricordato "con nostalgia i momenti in cui interveniva con vigore e spesso mi trovo a immaginare la durezza e l’ironia con cui oggi risponderebbe alle uscite di Trump". Un altro ex presidente del Consiglio ha reso omaggio a Andreatta, Enrico Letta: "Ci ha insegnato che l’idea conta di più della citazione. Perché targare un’idea equivale a ucciderla. La sua forza è stata la generosità intellettuale. "L’apertura internazionale, che oggi è un tratto distintivo forte di questa università, è la sua eredità – ha insistito – La sua dote era l’anticipazione, la capacità di superare la visione quotidiana e il coraggio di fare oggi scelte impopolari. È proprio la mancanza di anticipazione di oggi che sta all’origine dei danni sociali che vedremo domani". L’incontro è stato chiuso dal rettore Flavio Deflorian: "Non si capisce l’Andreatta trentino se non si guarda all’Andreatta europeista, all’economista che affronta in anticipo le grandi sfide. In una società così frammentata, guardare a una figura così monolitica è un esempio su cui riflettere". (ANSA).