“Il sistema di valori e diritti disegnato dalla Costituzione prevede un giudice e un pubblico ministero, soggetti solo alla legge, imparziali, indipendenti e appartenenti allo stesso ordine giudiziario. Soltanto così possono assicurare l’attuazione del principio di uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge”.
Inizia così il comunicato dell’Associazione Nazionale Magistrati, sezione di Como. Nel giorno dello sciopero contro la riforma della giustizia (che prevede una giornata di astensione dalle udienze) anche il tribunale cittadino ha ospitato la protesta. “Con questa manifestazione intendiamo rivolgerci alla comunità in cui lavoriamo, al territorio lariano – scrivono i magistrati comaschi – composto da persone concrete e tenaci, per comunicare la contrarietà alla Riforma di noi magistrati, Giudici (civili e penali) e Pubblici ministeri”. “L’esercizio della giurisdizione – scrivono infine – inizia dal Pubblico ministero e trova la sua sintesi nella decisione finale del Giudice, ma non è mai un dialogo tra sordi come altri vogliono sostenere”.