(ANSA) – TARANTO, 23 FEB – Non volevano come vicina di casa una ragazza transgender e per questo l’avrebbero minacciata, insultata, e avrebbero disturbato la sua serenità citofonando e suonando ripetutamente il campanello nel cuore della notte. In una occasione, la vittima sarebbe stata anche picchiata con un pugno e uno schiaffo dopo essere stata accerchiata da una decina di persone. E’ accaduto a Taranto dove – secondo quanto riporta la Gazzetta del Mezzogiorno – una trans ha denunciato padre e figlio per stalking. In seguito al racconto della vittima e agli accertamenti dei carabinieri, il gip Elio Cincelli ha disposto il divieto di avvicinamento di 500 metri e il braccialetto elettronico nei confronti di un 28enne, indagato per minacce gravi e atti persecutori insieme al padre. Quest’ultimo, la notte tra il 7 e l’8 dicembre, mentre era ai domiciliari, sarebbe uscito di casa intimando alla ragazza di rientrare in casa dopo che questa si era lamentata di sentire troppo rumore provenire dalla loro abitazione. Secondo il racconto della ragazza, sarebbe stata accerchiata da una decina di persone che si sono scagliate contro di lei: le sarebbe stato strappato il cellulare dalle mani e sarebbe stata colpita con un pugno e uno schiaffo al volto. Per questo episodio il padre del 28enne è finito in carcere. Per il giudice Cicinelli, che ha firmato l’ordinanza, la versione fornita dalla vittima – evidenzia il quotidiano – non ha contraddizioni e il 28enne è ritenuto in grado di mettere in atto comportamenti persecutori come dimostra il fatto di aver proseguito con le intimidazioni anche dopo che a suo padre è stata revocata la detenzione domiciliare. (ANSA).