Tangenziale di Varese: sconti del 50% sui pedaggi per chi utilizza abitualmente la strada e Como resta a guardare. L’iniziativa, fortemente voluta da Regione Lombardia assieme a Concessioni Autostradali Lombarde e Autostrada Pedemontana Lombarda, per gli utenti comaschi suona come una beffa, ma arrivano le prime rassicurazioni con un impegno della giunta lombarda ad estendere la sperimentazione entro l’estate anche alla tangenziale di Como .
Per riepilogare: a Varese lo sconto sarà attivo dal prossimo primo marzo e interesserà auto e moto, auto con rimorchio e furgoncini. Nel dettaglio potranno usufruire dell’agevolazione i viaggiatori dotati di una metodologia automatica di pagamento (Telepedaggio o conto targa), lo sconto del 50% scatterà a partire dal decimo giorno di transito del mese e sarà garantito per tutti i transiti effettuati nell’arco dello stesso mese. La cadenza di queste agevolazioni è mensile e prevede che alla fine di ogni mese il conteggio dei giorni venga automaticamente azzerato. La sperimentazione durerà un anno.
Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, parla dell’iniziativa come di “un’ulteriore segno concreto dell’attenzione che riserviamo alle necessità dei cittadini e del sistema economico e produttivo nel suo complesso”. Alle parole del governatore fanno seguito quelle dell’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi. “L’agevolazione – evidenzia – costituirà un vantaggio considerevole per i cittadini e avrà l’effetto di alleggerire la viabilità locale dei Comuni che gravitano lungo l’asse della A60 mitigando, nel contempo, i disagi generati dalla chiusura del viadotto di Vedano per interventi di manutenzione straordinaria”.
Viene da chiedersi se quanto pensato per Varese sarà esteso anche alla tangenziale di Como. Immediate le reazioni sul fronte politico.
Orsenigo (PD): “Classica favola con matrigna, figlia prediletta e figliastra”
“Oggi voglio raccontarvi una storia – interviene il consigliere regionale del PD Angelo Orsenigo, – Il sapore è quella di una classica favola con matrigna, figlia prediletta e figliastra”. “Dieci anni fa, esattamente il 23 maggio, è stata inaugurato il Primo tratto della Pedemontana comasca. Regione, matrigna, attraverso i suoi presidenti varesini, aveva promesso la totale gratuità della percorrenza. Dopo un anno, però, il pedaggio è entrato in vigore, senza se e senza ma. Da 10 anni a Como il pedaggio si paga, e a caro prezzo, un tratto di strada lungo 2 chilometri. Del secondo tratto verso Albese con Cassano nessuna traccia”. Mentre le sorelle Bergamo, Brescia, Lecco, Monza hanno tutte di fatto delle tangenziali gratuite, la prediletta Varese ottiene in aggiunta una scontistica del 50% per i pendolari. Ancora nessuna buona notizia per i cittadini comaschi, che addirittura potrebbero vedersi obbligati a pagare anche la Milano-Meda. Chiederò che Regione Lombardia, mantenga le promesse fatte. E’ ora di avere un po’ di rispetto per il nostro territorio” conclude il consigliere.
Gigliola Spelzini, consigliere regionale della Lega, dai banchi della maggioranza pur con toni diversi scrive: “Accogliamo con positività questa iniziativa di agevolazione tariffaria, – spiega -. Verificando quale sarà l’esito del primo semestre, l’auspicio è che questa sperimentazione si possa estendere ad altre tratte della Pedemontana quali la tangenziale di Como”.
L’assessore Fermi: “Impegno ad estendere la sperimentazione anche a Como”
A rispondere a nome della giunta è l’assessore comasco Alessandro Fermi: “Un’iniziativa senza dubbio positiva – commenta – ma ci tengo a chiarire che la sperimentazione parte da Varese, per alleggerire i disagi derivati dal cantiere che riguarda il viadotto di Vedano, ma c’è l’impegno della giunta regionale affinchè venga estesa anche alla Tangenziale di Como entro l’estate”.