(ANSA) – ROMA, 13 FEB – "E insomma c’è il governo che fa molta promozione sul 4+2, la filiera tecnico-professionale. Quest’anno le scuole che lo faranno sono raddoppiate in effetti. 173 istituti tecnici e professionali che invece di durare 5 anni ne dureranno 4. Un anno, il 20 per cento, in meno. Il + 2 sarebbe la continuazione – la filiera, come si dice in gergo – dell’istruzione superiore e andrebbe fatta agli Its. Quanti sono gli studenti che frequentano i due anni degli Its in Italia? Quasi 10mila. Quanti sono gli studenti che fanno un tecnico o un professionale? Un milione e trecentomila. Quindi, senza voler essere pignoli, questo 4+2 assomiglia a un 4 e basta, per molti assomiglia a un 3 o un 2 o a un 1, perché la dispersione scolastica tra tecnici e professionali è il triplo o il quadruplo che ai licei". Lo scrive lo scrittore e docente Christian Raimo, rientrato nei giorni scorsi nella sua scuola dopo la sospensione di tre mesi come deciso con un provvedimento disciplinare dall’Ufficio scolastico per pesanti affermazioni contro il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. "La cosa a cui somiglia questo 4+2 è un modo per rendere ancora meno equa la scuola italiana. L’unica cosa di cui ci sarebbe bisogno è più tempo scuola per tutti, e quel quinto anno delle superiori per moltissimə è oro. Soprattutto perché il tempo a scuola è mangiato da tutto il resto, Pcto e orientamento, attività tra le più varie: il tempo reale delle lezioni negli ultimi anni si è ridotto di almeno un quarto, ogni docente fa fatica a portare avanti la didattica. A cosa sembra servire tutto questo? A avere due, tre, quattro filiere, pare proprio, distinte. Una privilegiata, e le altre arrangiate, mezze arrangiate, o scassate. A distinguere il prima possibile lavoratori specializzati da una parte e dall’altra manodopera a basso costo, precaria, ricattabile", conclude Raimo. (ANSA).