Esattamente come un anno fa, quando improvvisamente – ai primi di luglio – scoppiò l’emergenza migranti, anche in queste ore il fenomeno mostra i primi segnali preoccupanti. Dopo mesi in cui il campo di via Regina ha segnato livelli di occupazione nettamente sotto la soglia, da qualche giorno le presenze sono tornate attorno a quota 300. Ovvero, il limite – almeno teorico – che lo scorso anno venne fissato all’apertura del centro governativo. In realtà, nel corso dei mesi, la soglia venne sforata ripetutamente, ma dallo scorso inverno i numeri sono sempre rimasti molto al di sotto del livello di guardia.
Ieri, peraltro, nella zona di via Regina ha destato qualche allarme la presenza di un pullman di Asf che attorno alle 18 ha scaricato proprio davanti al portone del campo una ventina di migranti. Una scena inedita che però, in base alle informazioni disponibili, dovrebbe essere più casuale che indice di qualche novità specifica sui trasferimenti dei migranti.
Il direttore della Caritas, Roberto Bernasconi, evidenzia però che anche le funzioni stesse del centro di via Regina si stanno modificando. “La struttura – afferma – in qualche modo è diventata anche un hub per smistare le persone verso altri centri. Gli arrivi sono aumentati e ora credo sia necessario una riflessione anche con il prefetto e con il nuovo sindaco per capire se vi siano strutture potenzialmente disponibili per l’accoglienza”.
Infine, un appello alla Lega Nord: “Sarebbe bene che quel partito smettesse di agitare gli animi nei comuni della provincia per non accogliere i migranti – afferma Bernasconi – Anche perché così facendo alla fine sarà sempre più la città a diventare il centro di attrazione”.
Replica a muso duro della segretaria del Carroccio e posisbile vicesindaco, Alessandra Locatelli: “A Bernasconi – afferma – dico che il capoluogo merita più rispetto e che anche sul territorio non cambieremo la nostra politica. Riguardo al prefetto: vogliamo mandare subito un messaggio chiaro – conclude Locatelli – Da ora in avanti dovrà imparare a collaborare meglio con il Comune, vogliamo sapere quanti migranti arrivano, dove vanno e perché. Intanto ci batteremo per non farne giungere più in città”.
mi pare ovvio , com e gia’ detto , i clandestini sono un bussiness ,per le associazioni , come caritas e per la sinistra, è ampiamente dimostrato , inoltre vanno aggiunti i rom e chi viene dall est europa …..non per umanità perchè scappano da guerre ( meno del 3% ), e comunque , tutto e sempre , a discapito degli italiani siano essi in stato di indigenza che gli altri paganti tasse medicinali e altro, sono e restano parassiti ….. inutile fare come lo struzzo e nascondere la testa sotto la sabbia , questa è la realtà , il prefetto sia di Como che i suoi colleghi, stanno facendo diventare l italia una polveriera, una domanda …nei loro paesi ci sono missionari campi di accoglienza ospedali , a cui rivolgersi per poter entrare in Italia legalmente, invece preferiscono pagare ( delinquere ) gli scafisti, entrando di nascosto, perchè? Perchè sono criminali, che al loro paese stavano rischiando la pelle perchè rivoluzionari o terroristi …..dati di fatto ..