Che i tempi per la riapertura non sarebbero stati bravi si era capito già nei giorni successivi quando i tecnici dell’amministrazione provinciale di Como con le più sofisticate attrezzature avevano analizzato la frana caduta a fine gennaio sulla strada tra San Nazzaro e Cavargna. Nelle scorse ore sono intervenuti geologo e geotecnico e gli accertamenti proseguiranno ad oggi non c’è una data definita per la riapertura della strada. Da Villa Saporiti, intanto, arrivano 500mila euro per l’intervento di ripristino e messa in sicurezza.
Ne ha parlato il sindaco di Cavargna, Ermanno Rumi: “Pensavamo che si potesse risolvere più velocemente ma il fronte è ancora instabile – ha detto – verranno fatte ulteriori indagini nei prossimi giorni dopo che, nelle scorse ore sono andati a verificare la situazione un geologo e un geotecnico. Verranno fatte la prossima settimana, meteo permettendo, delle prove sismiche per capire la portata e l’entità dello spessore che ricopre la roccia. Si prevede – aggiunge Rumi – di mettere le reti per contenere e mettere in sicurezza l’area. La strada resta chiusa, al momento non abbiamo nemmeno un passaggio pedonale, stiamo lavorando almeno per riuscire a ricavarlo purchè in sicurezza”. E per gli studenti che hanno difficoltà negli spostamenti previste, in accordo con il dirigente scolastico, delle ore di didattica a distanza.