(ANSA) – MILANO, 29 GEN – Rischia gli arresti domiciliari nell’inchiesta sulla Beic, la Biblioteca europea di informazione e cultura di Milano, e va a processo per il progetto Bosconavigli. Ancora guai giudiziari per l’archistar del Bosco verticale Stefano Boeri. Si aprirà alla fine di settembre, davanti al Tribunale di Milano, il processo sul progetto ‘Bosconavigli’, un complesso residenziale che dovrebbe sorgere nello storico quartiere San Cristoforo, zona sud-ovest del capoluogo lombardo, e che vede imputati per lottizzazione abusiva e abuso edilizio l’architetto insieme ad altre sei persone, tra cui i dirigenti comunali Alberto Viaroli e Giovanni Oggioni. Quest’ultimo, ex direttore dello Sportello unico edilizia e componente della Commissione per il paesaggio, è coinvolto in altre inchieste sull’urbanistica ed è stato rinviato a giudizio anche per il caso delle Torri Milano. Quelle in cui è coinvolto Boeri sono solo alcune delle inchieste relative all’urbanistica che scuotono Milano da oltre un anno, che hanno portato a un blocco dell’edilizia e alla perdita per il Comune di 165 milioni di oneri di urbanizzazione nel 2024. Per questo è urgente, secondo Palazzo Marino, che il Senato approvi quanto prima la norma Salva Milano, su cui però anche il Pd è spaccato. "Non sono intenzionato a fare un passo indietro" se non dovesse passare al Senato il Salva Milano perché il Pd non lo voterà, "ma sarebbe un problema politico", chiarisce il sindaco Sala lanciando un messaggio al suo partito di maggioranza in Comune. Perché se dal Pd non appoggiassero questa norma, "metterebbero in discussione il mio lavoro e quello del mio predecessore, cioè Giuliano Pisapia, a cui le norme sull’urbanistica risalgono". (ANSA).