Parkinson, al via all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia la sperimentazione con un nuovo farmaco su due pazienti in cura. Nel Centro Parkinson e Disturbi del Movimento di Asst Lariana nel mese di dicembre sono iniziati i primi trattamenti con la terapia di combinazione a base di foslevodopa/foscarbidopa, un farmaco di recente introduzione in Italia, che viene somministrato in infusione sottocutanea.
“La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla variabile compresenza di tremore a riposo, rallentamento nei movimenti e rigidità muscolare, sintomi che rispondono bene alla somministrazione orale di Levodopa – spiega Giampiero Grampa, primario della Neurologia nonché direttore del Dipartimento Gestionale di Neuroscienze di Asst Lariana – Nelle fasi avanzate della malattia, si possono avere le cosiddette fluttuazioni motorie, con irrigidimento, freezing del cammino, aumento del rischio di caduta, e le discinesie, movimenti involontari eccessivi degli arti e del tronco, che disturbano l’esecuzione di movimenti volontari”.
Da poco meno di un anno è disponibile, anche in Italia, un’innovativa terapia di infusione sottocutanea, che consente una somministrazione continua, garantendo un controllo stabile dei sintomi del Parkinson, anche nella fase del riposo notturno. La somministrazione del farmaco avviene grazie ad una piccola cannula sottocutanea, collegata ad una pompa di infusione che può essere regolata secondo differenti velocità, a seconda delle esigenze del singolo paziente. “Abbiamo posizionato il primo dispositivo nel mese di dicembre – spiega la neurologa Federica Arienti – e abbiamo riscontrato un ottimo controllo dei sintomi nella paziente, garantendone una migliore qualità di vita e una maggiore autonomia nelle attività di vita quotidiana”. Fanno parte del gruppo di lavoro del Centro Parkinson anche Alberto Sampietro, Laura Pierguidi e Luca Perini.
Ad oggi i pazienti in trattamento con questa nuova metodologia sono due e un terzo paziente è in fase di valutazione.