Il progetto è stato anticipato qualche tempo fa: De Cristoforis, rivoluzione da 25 milioni: ospiterà gli uffici pubblici statali è entrato nella campagna elettorale. Entro cinque anni a Como potrebbe compiersi la più grande rivoluzione urbanistica da molti decenni a questa parte. L’hanno messa a punto, e in parte già avviata, l’Agenzia nazionale del Demanio e i ministeri dell’Economia e della Difesa. Per la città il fulcro di tutto è la Caserma De Cristoforis, che secondo le stime entro il 2022 dovrebbe ospitare gran parte degli uffici pubblici statali oggi sparsi nel capoluogo.
Così oggi il candidato sindaco del centrosinistra, Maurizio Traglio è intervenuto sulla questione. “E’ importante – ha detto – lavorare con un buon progetto di urbanizzazione per valorizzare gli edifici che resteranno vuoti. Abbiamo così una grande possibilità per disegnare e rivitalizzare dal punto di vista urbanistico la città. Qui troviamo lo spunto anche alla socialità”. Al suo fianco Pier Paolo Baretta, Sottosegretario all’Economia e alle Finanze e il consigliere regionale Luca Gaffuri.
“E’ un progetto molto importante – ha sottolineato Gaffuri – per l’economia della città. Trasferendo gli edifici pubblici nella Caserma De Cristoforis, andremmo a risparmiare ben 2 milioni di euro annui di affitti. La possibilità è di collocare tutto in un edificio pubblico che sia anche facilmente raggiungibile, modernizzando una struttura dando anche impulso all’economia locale e migliorando i servizi. Abbiamo così presentato un progetto che il Governo ha fatto proprio
“Il progetto si sta sviluppando su tutto il territorio – ha evidenziato Baretta – Lo Stato ha dato al Demanio l’incarico di ottimizzare l’aspetto energetico di sicurezza. Ci stiamo muovendo su molti aspetti, da quelli naturalistici come la Via Francigena e di San Benedetto, ma anche riguardo ai fari. L’aspetto più concreto è quello di valorizzare gli immobili sparsi sul territorio italiano, ne abbiamo scelti 34 tra cui la Caserma De Cristoforis. I progetti che andremo ad attuare sono due: da una parte fare le Cittadelle della Giustizia e dall’altra quello di mettere insieme uffici pubblici. “Qui si inserisce la Caserma di Como con un accorpamento in questo spazio ampio e di possibile razionalizzazione di Questura, Prefettura l’Agenzia delle Entrate, l’Ispettorato del Lavoro e l’Archivio di Stato. Faremo investimenti per rendere tutto all’altezza dell’obiettivo. Sono molto d’accordo con il candidato Traglio: non è sufficiente razionalizzare, dobbiamo progettare insieme come valorizzare ciò che svuotiamo”.
“Dobbiamo inoltre valorizzare il quartiere della Caserma con un disegno nuovo ai punti di accesso alla città e d’altro canto ridisegnare gli edifici centrali che si andranno a liberare. Il progetto, che entro un anno partirà, vuole risolvere problemi specifici e aiutare un’idea urbanistica della città: la questione Caserma va vista come un progetto dello Stato dell’Amministrazione insieme”.
“La Caserma oggi custodisce 7 km di archivi che presto verranno spostati. D’accordo con l’Amministrazione entro un anno si può partire, per essere efficienti ed attenti al proprio patrimonio, con un salto di qualità grazie all’Amministrazione locale. Il progetto condiviso fa sì che si trovino le risorse”.