Probabilmente per molti sarà una notte insonne: per l’agitazione, percheè non si riesce a smettere di ripassare o semplicemente per il caldo agostano di questi giorni che di certo non è un buon compagno di studio. La maturità, si sa, è l’”esame degli esami”. Il primo grande scoglio da affrontare per diventare grandi.
Più di 3.800 studenti comaschi (3.836 per la precisione di cui 150 privatisti) sono chiamati alla prima prova dell’esame di stato: il tema di italiano.
Il toto tracce è già partito, ma ogni dubbio verrà sciolto domani mattina quando il Ministero dell’Istruzione comunicherà alle scuole il codice del plico telematico perché possa essere aperto e le prove consegnate ai maturandi. Quattro le tipologie: A – analisi del testo; B – saggio breve/articolo di giornale; C – tema storico; D – tema di attualità. 6 ore a disposizione, con un tempo minimo di 3 ore dall’inizio della prova.
In provincia di Como in totale sono 89 le commissioni esaminatrici (composte da docenti interni ad ogni istituto ed esterni).
“Gli studenti devono stare tranquilli e dimostrare quello che sanno fare senza cercare scorciatoie – ha detto Roberto Proietto, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale – saranno valutati anche da figure completamente nuove e che vedranno per la prima volta, così come avverrà da qui in avanti sia che decidano di intraprendere un percorso universitario sia che scelgano di iniziare a lavorare. Voglio sottolineare – aggiunge Proietto – la funzione pedagogica ed educativa di questo esame”. “L’ansia inevitabilmente ci sarà, ma i ragazzi devono imparare a padroneggiarla e a gestirla” ha concluso.
La maturità torna quest’anno nella formula collaudata: primo giorno il tema, secondo giorno la prova di indirizzo diversa per ogni istituto, poi la terza prova (il cosiddetto “quizzone”) e gli orali. Ma l’esame è stato appena revisionato e le novità entreranno a regime tra due anni, nel 2019. Tra i cambiamenti più significativi: l’abolizione della terza prova (gli scritti saranno solo due) e verrà data molta più rilevanza all’esperienza di alternanza scuola-lavoro.
“La riforma della maturità ha introdotto elementi positivi importanti che descriveranno di più la persona” ha detto infine Proietto.
Novità a parte – che, vale la pena ribadirlo, entreranno a regime a partire dall’anno scolastico 2018-2019 – ciò che non cambierà mai sarà la notte prima degli esami, una notte che difficilmente si dimentica. Passano gli anni, le procedure vengono modificate, ma ci sono momenti che restano nella memoria e si tramandano di generazione in generazione.