(ANSA) – TAVAGNACCO, 20 GEN – Alessandra Poz e Marco Cossettini, i genitori di Mattia Cossettini, morto all’ improvviso il 6 gennaio a 9 anni durante una vacanza in Egitto, hanno stamani lanciato un appello perché non si ripetano situazioni analoghe alla tragedia che li ha coinvolti. Nel corso di una conferenza stampa, hanno fatto da "sprone affinché le condizioni per i turisti che trascorrono del tempo in Egitto siano più sicure". "Crediamo che sarebbe utile predisporre dei protocolli per gestire le emergenze sanitarie, anche con la collaborazione dei tour operator e della politica locale. Non sappiamo se il prolungarsi dei tempi di intervento abbia influito sulla vita di Mattia, certo è che ci auguriamo che quello che è accaduto a noi non succeda a nessun’altro", hanno detto. "Per riportare Mattia in Italia in tempi rapidi è stato fatto un lavoro diplomatico importante da parte dell’ambasciatore Michele Quaroni, del console generale Federico Novellino con il fondamentale supporto locale del console onorario di Hurgada Orazio Gioacchini e del suo staff – ha commentato Marco Cossettini – Questo ci ha permesso di riportare presto Mattia in Italia e di scongiurare la possibilità che venisse effettuata l’autopsia in Egitto". Se venerdì scorso si è celebrato, nel duomo di Tricesimo, il funerale di Mattia, alla presenza di migliaia di persone, si attende l’esito dell’autopsia, che la famiglia comunicherà alla stampa, nell’arco di alcune settimane. "Siamo stati circondati da un affetto costante e continuo, per questo motivo vogliamo ringraziare tutte le persone che ci stanno sostenendo", hanno concluso i genitori di Mattia. (ANSA).