Cercasi flotta di pullman e minibus, con autisti, per trasportare a Como i migranti in arrivo al grande hub milanese di Bresso. La Prefettura proprio oggi ha pubblicato sul proprio sito un cosiddetto avviso esplorativo per trovare i mezzi e il personale necessario a svolgere il servizio, finora svolto anche da Asf l’azienda locale che gestisce il trasporto pubblico urbano ed extraurbano in provincia.
Il documento della Prefettura di Como è di fatto una richiesta di manifestazione di interesse delle aziende interessate, che dal canto loro dovranno mettere a disposizione un parco veicoli preciso. Ovvero mezzi di diverse dimensioni – da un minimo di 9 posti a un massimo di 50 – pronti a partire in qualunque momento del giorno e della notte, festivi inclusi, e con una capacità di rispondere alla chiamata entro 24 ore ma in casi eccezionali anche 2 ore.
La durata che dovrà essere garantita va dal prossimo primo luglio fino al 31 dicembre 2017 e le offerte dovranno essere presentate alla prefettura entro le 12 del 26 giugno.
Come detto, la tratta da coprire sarà essenzialmente quella dal grande hub di Bresso, dove arriva la stragrande maggioranza dei migranti sbarcati nel Sud Italia, alla Questura di Como. Da dove i singoli gruppi di persone saranno ulteriormente smistate nei centri di accoglienza della città e della Provincia. Il corrispettivo per le azienda sarà calcolato su base chilometrica.
Circa la possibilità che tutto questo indichi un prossimo aumento dei migranti in arrivo sul lario, resta molto cauto il direttore della Caritas Roberto Bernasconi. “Per ora non abbiamo segnali particolari in questo senso – afferma – Ad oggi, nel centro di via Regina sono ospitate 235 persone. Può darsi che i numeri crescano con l’incremento degli sbarchi al Sud, ma adesso la situazione è sotto controllo”.
Ma il sindavo uscente non aveva gia annunciato che CO era gia alla saturazione???
Visitate l’area davanti alla chiesa di S.Rocco è nelle stesse condizioni della Stazione S.Giovanni prima dello sgombero.
L’oratorio è occupato dai migranti, gli esuberi sono accampati con sedie e vettovaglie negli attigui giardinetti,utilizzati senza ritegno e vergogna anche come servizi igenici.
Alcuni invadono aree private condominiali (Segnalate) trasformandole in depositi di scarti alimentari… ed altro!
Il sacerdote don Cristian (Non presente in loco) informato più volte della situazione invita ad inoltrare le proteste alla Caritas (Non contattabile) o agli organi di sicurezza,la cui presenza solo su segnalazione non è sufficiente.
Come per la precedente emergenza della stazione centrale necessita UN PRESIDIO FISSO delle forze dell’ordine.