A Como entreranno presto in azione le fototrappole per “quei bifolchi che lasciano in giro le pattumiere”: con queste parole il primo cittadino Alessandro Rapinese a Etg+ Sindaco in onda ieri sera su Espansione tv, ha annunciato la stretta sui rifiuti abbandonati in città.
Il Comune in questo momento sta definendo la messa in opera e i punti più critici del territorio dove posizionare le telecamere di controllo che immortaleranno i cittadini e le targhe delle auto di quanti non si attengono alle regole, ignorando i più basilari principi di educazione civica, sporcando e inquinando il Paese, un servizio che per altro è già in funzione in molti Comuni.
Fototrappole: operative entro due mesi
L’iter per il posizionamento delle fototrappole e l’avvio dell’attività di controllo -spiega Rapinese- è iniziato oltre un anno e mezzo fa, con il deposito della documentazione, e oggi -fa sapere il sindaco- è arrivato il via libera dagli enti competenti e presto –tempo previsto circa 2 mesi– verranno acquistate e posizionate le fototrappole che “inchioderanno una volta per tutte, le persone che abbandonano i rifiuti” senza effettuare il corretto smaltimento, ma anche quanti non eseguono la raccolta differenziata in modo corretto.
I bifolchi: i nomi già noti al sindaco
“Ormai penso di conoscere bifolco per bifolco chi butta la pattumiera fuori”, sottolinea Rapinese: “Tanto è che abbiamo civico per civico i ciclici casi di differenziata malfatta. Finalmente avremo la foto e poi gliela mandiamo a casa, nel rispetto delle norme”, commenta con il sarcasmo che ormai lo contraddistingue.
Ora, annuncia il sindaco verrà fatto l’acquisto delle telecamere e gli ultimi adempimenti burocratici, tempo due mesi e dovrebbe essere tutto pronto per mettere in funzione gli occhi elettronici e inchiodare i furbetti dei rifiuti che insieme alla foto riceveranno la sanzione prevista dalla legge.
Le fototrappole verranno piazzate nei punti critici già identificati da Palazzo Cernezzi, ma potranno essere spostate facilmente in altri luoghi.
La messa in funzione del servizio di video sorveglianza dunque si accosta al più ampio piano di controllo tecnologico approntato dal sindaco da suo insediamento, con telecamere e sistemi di lettura targhe posizionati a tappeto in tutto il centro città.