Sono state riaperte oggi le piscine di Villa Olmo, chiuse da tempo a causa di una lunga querelle legale. Nel 2016 il Comune di Como ha deciso di assegnare il lido di Villa Olmo tramite un bando ad evidenza pubblica: la gara è stata vinta dalla Sport Management, società di Verona.
L’attuale e storico gestore del lido, la Villa Olmo Snc, si è classificato secondo e ha presentato ricorso, principalmente sulla presunta mancanza di requisiti del vincitore e sulla presunta non correttezza della pubblicazione del bando.
Un ricorso rigettato dal Tar, ma portato dalla Villa Olmo Snc davanti al Consiglio di Stato, che si pronuncerà nel merito il 19 dicembre prossimo.
Nel frattempo, il Comune ha informato i gestori che era in corso l’assegnazione definitiva della struttura alla Sport Management. Ipoteticamente, tra pochi giorni gli attuali gestori potrebbero essere sfrattati, ma hanno comunque deciso – nonostante il periodo di transizione fino al pronunciamento del Consiglio di Stato – di investire 10mila euro per ripristinare le piscine, che nei giorni scorsi erano diventate acquitrini. “Dopo 37 anni di gestione – dice Giorgio Porta, gestore del lido – non possiamo lasciare i comaschi e i turisti senza lido, sarebbe una pessima figura per la città. Abbiamo investito soldi e risorse per aprire in tempo record le piscine, nonostante le incertezze per la questione legale. Il lido è una stazione balneare a tutti gli effetti, è un servizio alla città che non ci sentivamo di interrompere tre settimane fa chiudendo il cancello. Questa purtroppo è l’eredità della gestione del patrimonio del Comune di Como“
La Legge Bolkestein ha una clausula che lascia uno spiraglio e non capisco perchè non venga sfuttato. Chi ha tenuto il bene in condizioni ottime può avere la prelazione.