(ANSA) – BELGRADO, 15 GEN – Le autorità del Kosovo hanno disposto oggi la chiusura di una filiale delle Poste serbe, di un centro di assistenza sociale e di alcuni altri uffici dell’amministrazione serba a Gracanica, enclave serba a pochi chilometri dalla capitale Pristina. A intervenire nelle prime ore di stamane sono state le forze della polizia locale, che hanno apposto i sigilli agli ingressi, informando i dipendenti che da oggi non potranno più svolgere il loro lavoro. Si tratta di nuovi provvedimenti a carico di strutture che il governo di Pristina considera ‘istituzioni parallele’ della Serbia, che operano illegalmente in Kosovo. Una settimana fa, in un’analoga operazione di polizia, erano state chiusi, nel settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica, un ufficio dell’amministrazione fiscale della Serbia e una filiale della compagnia di assicurazione serba Dunav Osiguranje. Nei mesi scorsi, dopo la messa al bando del dinaro serbo, i responsabili di Pristina avevano chiuso numerose altre istituzioni serbe – filiali di banche, uffici postali, centri di assistenza sociale al servizio della popolazione serba locale. Immediata anche oggi la condanna di Belgrado, che non riconosce l’indipendenza del Kosovo, considerato ancora provincia meridionale a maggioranza albanese e parte integrante del territorio della Serbia. Petar Petkovic, capo dell’Ufficio governativo serbo per il Kosovo e capo negoziatore nel dialogo con Pristina facilitato dalla Ue, ha accusato il governo di Albin Kurti di aver scelto la strada della violenza e delle azioni unilaterali, senza alcun interesse al negoziato per la normalizzazione dei rapporti. Petkovic ha fatto le sue dichiarazioni a Bruxelles, dove si è recato oggi per la prima seduta della commissione congiunta Belgrado-Pristina, incaricata di affrontare e risolvere le questioni legate al problema delle persone scomparse nel conflitto armato del 1998-1999 in Kosovo. Per Petkovic, "il terrore" da parte della dirigenza kosovara "mette in pericolo lo stesso dialogo. E’ chiaro che per tutto ciò non è responsabile solo Kurti. la responsabilità è anche dell’Unione europea", ha detto. (ANSA).