La Caritas diocesana di Como rilancia il servizio civile universale con una nuova opportunità rivolta ai giovani dai 18 ai 28 anni, offrendo un’esperienza unica di crescita personale, professionale e spirituale. Il progetto per il biennio 2025-2026, intitolato “Fondamenti di relazione per costruire comunità”, è incentrato sul supporto a persone sole, che versano in situazioni di povertà e marginalità nel territorio di Como.
Il servizio civile universale è un’importante occasione per mettere in pratica i valori della solidarietà, inclusione e partecipazione sociale. Il progetto di Caritas Como mira a curare le relazioni, accompagnare le persone e migliorare i servizi attraverso un approccio partecipato. Le attività quotidiane a cui partecipano i volontari mettono al centro l’ascolto e la relazione.
Chi aderisce al progetto potrà scegliere tra quattro diverse sedi operative, tutte nella città di Como e in ognuna delle quali mettere in atto specifiche attività. Si tratta di:
- Mensa di solidarietà di Casa Nazareth, che offre supporto operativo e momenti di relazione con gli ospiti
- Centro di Ascolto “Don Renzo Beretta”, per accoglienza e orientamento alle persone in difficoltà
- Centro Diurno “L’Incontro”, in cui svolgere attività di gruppo e supporto individuale per persone sole e senza dimora
- Coordinamento Servizi Grave Emarginazione “Porta Aperta”, dove si offre ascolto e accompagnamento socio-sanitario a chi vive in strada
Come candidarsi
Per partecipare è necessario lo Spid e accedere alla piattaforma ufficiale del Servizio Civile Universale. Dopo aver cercato il progetto di Caritas Como, è possibile fare domanda. Le candidature possono essere presentate entro il 18 febbraio 2025 alle 14. Il servizio civile durerà un anno, da giugno 2025 fino a giugno 2026, prevede un impegno settimanale di circa 25 ore e un rimborso mensile di 507,30 euro.
Per maggiori informazioni, è possibile contattare Caritas Como via email o visitare il sito.
Il commento del direttore della Caritas di Como
Il direttore della Caritas diocesana di Como, Rossano Breda, ha spiegato qual è l’obiettivo perseguito dall’iniziativa. L’intento è “accompagnare i giovani in un percorso che non sia solo di aiuto concreto, ma anche di crescita personale e umana. Crediamo nel potere trasformativo di questa esperienza, capace di generare cambiamenti positivi non solo per i giovani, ma per tutta la comunità”.
“Vogliamo che questa esperienza permetta ai giovani di guardare la società e le relazioni con occhi nuovi: quelli della solidarietà, dell’attenzione all’altro, dell’inclusione e della partecipazione”, ha sottolineato Breda. Si tratta, ha spiegato ancora il direttore della Caritas comasca, di “un’opportunità per mettersi in gioco, per entrare in contatto con chi vive situazioni di difficoltà, ma anche per scoprire la bellezza di un impegno che dà valore al tempo e alle relazioni”.