(ANSA) – PESCARA, 14 GEN – I carabinieri del gruppo per la tutela ambientale e la sicurezza energetica di Napoli, insieme al personale del Comando provinciale carabinieri di Pescara, hanno eseguito un decreto di perquisizione e sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale dell’Aquila, su richiesta della procura distrettuale antimafia, nei confronti di quattro persone, gestori di un impianto di trattamento di rifiuti di Rosciano (Pescara), accusate di traffico illecito di rifiuti e gestione di rifiuti non autorizzata. Le indagini, condotte dai carabinieri del Noe di Pescara, hanno permesso di accertare che i quattro indagati avrebbero effettuato nel tempo, con destinazione Slovacchia, numerose spedizioni illegali di rifiuti – in totale circa cinquemila tonnellate – costituiti da plastica, gomme, prodotti tessili, rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, rifiuti urbani non differenziati, abbandonati all’interno di capannoni, ubicati in aree rurali. I rifiuti, in attesa del trasporto all’estero, erano stoccati all’aperto, in big bags e cassoni scarrabili, all’esterno dei piazzali in assenza di adeguate coperture e, pertanto esposti agli agenti atmosferici, con produzione di percolamenti non controllati e confluenti sul terreno, con rischio di grave inquinamento del suolo. I rifiuti stoccati occupavano una superficie di circa 3.100 metri quadrati, costituendo di fatto, una discarica abusiva. Inoltre sono state accertare violazioni di carattere edilizio, legate alla realizzazione di opere, in assenza di titolo abilitativo: un capannone industriale di circa 835 metri quadrati, un piazzale in calcestruzzo armato per lo stoccaggio dei rifiuti e un impianto di depurazione interrato. (ANSA).