Una società cooperativa di Ravenna che opera nel mercato delle costruzioni impiantistiche ed edili, altre due attive nella gestione di piscine e impianti sportivi, una banca, oltre al colosso in ambito energetico di cui già si era parlato. Ecco chi c’è dietro al progetto di riqualificazione dell’area di Muggiò, piscina e palazzetto dello sport.
Dopo settimane di indiscrezioni e dopo la presentazione della corposa documentazione a metà dicembre in Comune a Como, i nomi degli attori coinvolti nella maxi operazione sono messi nero su bianco negli atti di Palazzo Cernezzi.
Con ordine la proposta è stata presentata da AR.CO Lavori Società Cooperativa Consortile di Ravenna in nome e per conto del raggruppamento temporaneo di imprese che vede in prima fila City Green Light S.R.L. (azienda italiana del campo energetico) che peraltro gestisce l’illuminazione pubblica in città) assieme a BCC Leasing SPA (che fa parte del gruppo bancario cooperativo ICCREA), con loro la Capital Padel S.R.L., società del bresciano già in campo nella riqualificazione del centro sportivo di via Longoni, la casa del Rugby Como, e la H2O di Muggiò (Monza Brianza) attiva nella gestione di impianti natatori.
La costituzione del gruppo di lavoro per la valutazione delle carte è stata l’occasione per rendere pubblici i nomi.
La proposta depositata ha al centro “la progettazione esecutiva, la realizzazione, il finanziamento e la manutenzione (ordinaria e straordinaria) per 20 anni della piscina e palasport di via Sportivi Comaschi”.
Per ricapitolare a maggio scorso era stata presentata in Comune un’istanza preliminare, da 39 milioni di euro, finalizzata appunto alla presentazione di una successiva proposta di partenariato pubblico-privato. All’epoca si parlava di una sostanziale riqualificazione urbanistica dell’area comprensiva, chiaramente dei nuovi impianti sportivi (si è parlato anche di più di una piscina), parcheggi e viabilità connessa.
“Siamo all’inizio di un lungo percorso che mi auguro possa togliere la piana di Muggiò dalla palude nella quale l’ho ereditata” ha commentato il sindaco di Como, Alessandro Rapinese. Sindaco che, assieme alle società coinvolte, punta a svelare il progetto alla città entro il mese di gennaio.
Ai comaschi non resta che attendere e sperare che questa sia davvero la volta buona. La piscina chiusa dal 2019 e il palazzetto dal 2013 versano in stato di totale abbandono. E con il trascorrere del tempo trovano sempre più spazio degrado e incuria.