(ANSA) – TRANI, 08 GEN – "Una luce che si accende nei momenti di buio, un segno di speranza per ognuno di noi". Don Enzo de Ceglie, sacerdote della parrocchia dedicata ai Santi Angeli custodi di Trani è ancora emozionato quando ripensa a quando accaduto ieri a uno dei suoi parrocchiani più affezionati. Saverio, studente di 16 anni che da poco più di due mesi convive con una diagnosi oncologica, ha ricevuto una videochiamata da Papa Francesco che lo ha incoraggiato ad affrontare la malattia. E se a renderlo noto è stata la mamma Valentina attraverso un post pubblicato sui social, a renderlo possibile sono stati don Enzo e don Dino Cimadomo che lo scorso 24 dicembre hanno inviato una lettera al Santo Padre. "È stata una nostra iniziativa, una piccola follia perché Saverio parte di questa comunità parrocchiale – racconta – da quando è ricoverato Policlinico di Bari ognuno di noi fa tutto ciò che può per stargli vicino: gli amici, i compagni di scuola, noi della parrocchia. Anche il nostro vescovo (mons. Leonardo D’Ascenzo, arcivescovo di Trani- Barletta – Bisceglie, ndr), ha voluto incontrarlo in ospedale. Per questo abbiamo deciso di raccontare la sua situazione al Pontefice inviandogli una lettera. Non ci aspettavamo che mostrasse la sua vicinanza così e in così breve tempo". Bergoglio ha infatti videochiamato il 16enne e la sua mamma promettendo le sue preghiere e spingendo Saverio a non mollare. "Valentina era emozionata e quando ha squillato il telefono non voleva rispondere perché il numero era sconosciuto. C’è stato qualche istante di schermo nero e poi il volto sorridente di Papa Francesco", prosegue don Enzo riferendo che "il Papa ha detto che richiamerà per avere aggiornamenti sulle condizioni di salute di Saverio che vuole incontrare". "La nostra è stata una pazzia – conclude don Enzo – e la risposta del Pontefice ci ha sorpreso. È un incoraggiamento per tanti ragazzi e bambini che vivono situazioni analoghe a quella di Saverio che sono davvero difficili". (ANSA).