(ANSA) – CAGLIARI, 04 GEN – "Titoloni sulla decadenza della presidente Todde. Molti però scambiano i propri desideri per realtà. Invero il procedimento non è concluso. La decadenza, per essere reale, deve ottenere l’approvazione del Consiglio regionale. Trattandosi di un’assemblea legislativa la sua composizione è decisa dallo stesso Consiglio. Fino a questa decisione la delibera della Commissione di garanzia, che è un organo amministrativo, non comporta alcuna decadenza". Lo sottolinea il giurista Andrea Pubusa, ordinario di diritto amministrativo alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, avvocato dal 1970 e patrocinante presso le Magistrature Superiori. In un articolo sul sito Democrazia Oggi, l’esperto spiega che il Consiglio regionale può non dichiarare la decadenza della presidente della Regione Sardegna dopo le contestazioni mosse sul rendiconto della sua campagna elettorale dalla Corte d’appello di Cagliari. "L’Assemblea regionale – argomenta Pubusa – è un organo legislativo i cui membri, eletti dal corpo elettorale, decidono secondo scienza e coscienza". E se invece si ritiene che l’Aula abbia un obbligo di adeguarsi? "Sarà il governo a stabilirlo – risponde il giurista amministrativo – e, di conseguenza, a chiedere al presidente della Repubblica lo scioglimento. Solo il Capo dello Stato può, secondo lo Statuto sardo, provvedere allo scioglimento dell’Assemblea sarda. Ci vuole anche una delibera della Commissione parlamentare per le questioni regionali. Analoga procedura – precisa – occorre per rimuovere il presidente della Regione". "Insomma – è la conclusione dell’esperto – ce ne vuole a far decadere la presidente Todde e a sciogliete il Consiglio". (ANSA).