C’era un tempo in cui Como finiva sulle prime pagine dei giornali stranieri per gli scatti rubati a George Clooney in riva al Lario. Oggi, Como è finita sull’edizione on line del Times, il prestigioso quotidiano britannico, per tutt’altra faccenda: i dischi orari motorizzati. Una notizia che ha fatto il giro d’Italia, ripresa – solo per fare un esempio – da Corriere della Sera e Repubblica, e che ora varca i confini nazionali.
Ve l’abbiamo raccontata mercoledì: la polizia locale di Como ha scoperto che tre automobilisti (denunciati per truffa) utilizzavano in centro un disco orario motorizzato, a batteria, che aggiornava automaticamente l’ora d’arrivo. Una notizia così singolare da catturare l’interesse di Tom Kington, corrispondente per l’Italia del Times con base a Roma, che oggi ha pubblicato un pezzo sull’edizione on line del quotidiano britannico.
“I benestanti residenti di Como – scrive il corrispondente – non erano i primi ovvi sospettati, quando i vigili urbani hanno scoperto una truffa sul posteggio“. Kington spiega poi come funziona il sistema della sosta in centro storico (45 minuti, esposizione del disco orario), per far capire ai lettori britannici dove stava il trucco. Nell’articolo parla il commissario capo della polizia locale di Como, Aurelio Giannini: “Eravamo sorpresi – ha detto al Times – nel vedere tre auto posteggiate da giorni, nonostante il disco orario indicasse “magicamente” che erano state appena parcheggiate“.
Il messaggio che arriva oltremanica, comunque, non è del tutto negativo: è vero, pure nella “piccola e benestante Como” esistono i furbetti. Ma vengono scoperti.