Se non è ancora un terremoto vero e proprio, è qualcosa che ci assomiglia molto. Perché in queste ore la lista per le elezioni comunali del Movimento Cinque Stelle è scossa da un doppio caso politico eclatante.
Due i candidati coinvolti, sebbene a diverso titolo: in primo luogo la capolista, Paola Minussi, uno dei volti senza dubbio più noti dei pentastellati che sostengono la candidatura a sindaco di Fabio Aleotti. Frizioni interne, dissapori e idee molto diverse sulla conduzione della campagna elettorale avrebbero scavato un fossato politico tra Aleotti e Minussi. Tanto che quest’ultima avrebbe addirittura ritirato la disponibilità ad entrare in consiglio comunale anche qualora venisse eletta.
Esagerazioni, forse, non mitigate però dal pur cortese “no comment” opposto dall’interessata alle specifiche domande. Ma c’è di più: proprio oggi, nel primo pomeriggio, dal sito internet ufficiale del candidato sindaco è misteriosamente sparita la foto di Paola Minussi dalla pagina che contiene quelle di tutti gli altri candidati della lista. Segno inequivocabile che il caso politico, enorme, c’è tutto e difficilmente – quando mancato 3 giorni al voto – rientrerà.
Al contrario, il rischio è che l’esplosione interna dei Cinque Stelle non sia finita qui. La dimostrazione è che un secondo candidato della lista è misteriosamente sparito dalla squadra del candidato sindaco. In questo caso si tratta di Fabio Germinario, il quale – ancora per forti dissidi interni – ha chiesto e ottenuto già da giorni di cancellare foto e curriculum dalla pagina ufficiale della squadra del candidato sindaco. Di più, pare addirittura che sia stato compiuto un sondaggio ufficiale per poter cancellare il nome dalla scheda elettorale, cosa però rivelatasi impossibile.
Nel complesso, però, il rischio tsunami sui Cinque Stelle comaschi a una manciata di ore dal voto sembra reale.
Dal canto suo, il candidato sindaco Fabio Aleotti si limita a poche parole: “Per quanto riguarda Paola Minussi, se lei stessa dice no comment io non posso aggiungere molto – afferma – Per vari motivi non ci sentiamo da 15 giorni, naturalmente sono molto disponibile a un dialogo”.
“Sul caso di Germinario – conclude Aleotti – è stato lui a chiedere di cancellare foto e curriculum dal sito. Come nelle altre liste, possono esserci screzi e vedute differenti, ma di fronte a una richiesta specifica, questa è stata accolta”.
Per chiudere, in serata ennesimo colpo di scena: dopo la “scomparsa a pezzi” di alcuni volti e alcuni nomi, in serata dalla pagina del sito di Fabio Aleotti è sparita l’intera lista. Al posto di immagini e curriculum, per il momento, soltanto una lunga schermata bianca sormontata da un titolo a questo punto beffardo: “La squadra”.
AGGIORNAMENTO: incredibilmente dopo il servizio del Tg di questa sera i candidati – tranne, ovviamente, Minussi e Germinario – sono ricomparsi nella pagina di Fabio Aleotti
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Ma sbaglio o di solito i Cinquestelle criticano l’uso di capolista e presentano i propri candidati in ordine alfabetico?
Nel caso specifico, no.
Il capolista, inteso come nella logica dei partiti, nel M5S, non esiste. Nel caso specifico si è pensato di procedere in questo modo: 1)Mettere al primo posto della lista la persona più votata alle comunarie, ma senza ulteriori privilegi e/o particolari competenze. 2) Inserire i restanti nominativi, seguendo un criterio assolutamente alfabetico, partendo dalla prima lettera del cognome di chi è stato messo in cima a detta lista.
Mi pare quindi evidente che, la critica sul metodo adottato, sia assolutamente fuori luogo.
Nessuna critica al metodo, un unico fatto indiscutibile al di là di ogni sofisma: Paola Minussi è/era capolista.
faccio notare le inesattezze dell’articolo prima che si costruisca un caso.”””pare addirittura che sia stato compiuto un sondaggio ufficiale per poter cancellare il nome dalla scheda elettorale, cosa però rivelatasi impossibile”””.Nella scheda elettorale non sono riportati i nomi dei candidati e quindi le relative vostre considerazioni sono inequivocabilmente assurde.
Un’inesattezza volendo c’è quando si parla di “scheda”, termine effettivamente improprio per intendere l’elenco pubblico dei candidati.
Più che di manutenzione mi è parso di capire che si sia trattato di epurazione…
Nessuna epurazione, i candidati 5 stelle decidono, in assoluta autonomia, di essere presenti o meno sul sito con il proprio curriculum. In qualunque momento, per loro espressa richiesta, possono essere rimossi.
Si va bene ci credono tutti