Sala d’attesa raddoppiata e due accessi per dividere i casi più gravi dagli altri: è stata avviata in queste settimane all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia la riorganizzazione del Pronto soccorso, che si completerà nei primi mesi dell’anno prossimo. Obiettivo: migliorare la qualità assistenziale, la permanenza dei pazienti, ridurre i tempi di attesa e nel contempo migliorare le condizioni di lavoro del personale.
“Non possiamo aspettare la conclusione degli interventi di ristrutturazione mantenendo l’attuale situazione – spiega il direttore generale di Asst Lariana, Luca Stucchi, facendo riferimento ai cantieri già in corso e a quelli che partiranno nel 2025 – Oltre che poco decorosa per i pazienti, la presenza delle barelle nei corridoi e il conseguente sovraffollamento rende più difficoltosa l’attività del personale”.
Al Pronto soccorso si accede dunque da due porte: un ingresso è dedicato in via esclusiva ai codici in emergenza-urgenza portati in ambulanza e il secondo per tutti gli altri codici. La sala d’attesa, come detto, è stata raddoppiata, con la creazione di due aree, una destinata ai pazienti e una dedicata ai parenti/accompagnatori. I familiari potranno restare al fianco del proprio congiunto in tutti quei casi in cui si renda necessaria un’assistenza continuativa. Attraverso i monitor i parenti sapranno a che punto è la presa in carico; all’interno della sala, dedicata ai pazienti, sarà sempre presente un addetto della vigilanza interna e personale dedicato all’accoglienza.
All’interno del Pronto Soccorso, le aree dedicate alle visite dei pazienti sono state distinte in base al codice assegnato al Triage: l’area ad alta intensità riservata ai pazienti in emergenza-urgenza e a più elevata complessità (codici 1 e 2); l’area a media intensità per i pazienti classificati con i codici 2 e 3 e quella a bassa intensità per i pazienti classificati con i codici minori (3, 4 e 5). Sono stati suddivisi anche gli spazi dedicati alla permanenzadei pazientidopo la visita: un’area sarà dedicata a quelli in attesa di ricovero e un’altra a chi necessita ancora di un periodo di osservazione. Complessivamente sono circa un’ottantina i pazienti che potranno essere accolti nelle varie aree, la metà in quelle dedicate alle visite e l’altra metà in quelle post visita.
La prima fase della riorganizzazione entrerà a regime con la prossima settimana.