Contributi ridotti alle associazioni sportive di Como, la questione è finita sui banchi del consiglio comunale. Si è passati da 162 mila euro per il 2023 a 44mila per il 2024. Il Comune ha fissato inoltre un importo massimo di 1.500 per ogni partecipante al bando.
Il tema è stato portato in aula dal consigliere del Pd, Stefano Legnani. “Queste attività svolgono un lavoro prezioso e vivono di volontariato – è intervenuto Legnani – e i contributi dimostrano una sensibilità dell’amministrazione verso questi enti. Una cifra così limitata mette in difficoltà le società. Chiediamo l’impegno della giunta e del sindaco di rivedere questa decisione e di aumentare per il 2025 e per gli anni successivi l’importo complessivo e quello massimo previsto per le singole associazioni”.
Il sindaco Alessandro Rapinese sembra però deciso a non fare passi indietro. “Stiamo rivedendo il metodo di contribuzione – ha risposto Rapinese – Questa amministrazione ha recentemente abbassato le tariffe al 50% per l’uso delle piscine, ha speso milioni nelle riaperture dell’impiantistica sportiva, abbiamo visto l’impegno per l’area di Muggiò e soprattutto l’impegno di non aumentare le tariffe di utilizzo delle palestre. Se si va a chiedere una palestra all’Ente Provincia – ha continuato Rapinese – si pagano 10-12 euro solo per la palestra e si arriva a 60-70 euro per le docce e il riscaldamento, che invece noi offriamo gratuitamente. Questo per l’amministrazione pesa tantissimo. Dopo il 2017 i contributi sono aumentati in relazione alla chiusura di alcuni impianti, per pagare le trasferte fuori dal Comune. Ci sono associazioni di disabili che pagano tariffe scontate al 50% a Como e fuori Comune pagano il 100%. Questa amministrazione ha una forte sensibilità. Vi garantisco – ha concluso il sindaco – che l’anno prossimo sarete molto contenti del nuovo metodo, che dovrà passare in consiglio comunale, pensato proprio per aiutare le associazioni sportive”.
Intanto, ieri sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di contributo per il 2024, che dovranno ora essere esaminate da un’apposita commissione.