Economia del Canton Ticino: dal periodico Monitoraggio congiunturale sull’andamento e sulle prospettive di evoluzione dell’economia ticinese del dicembre 2024, emerge una situazione di sostanziale stasi. Lo studio realizzato dall’ufficio statistico del Dipartimento delle Finanze e dell’Economia evidenzia anche una possibilità di crescita nel 2025 seppur molto modesta.
In tre mesi: dall’accelerazione dell’economia alla frenata
La sintesi dell’analisi riporta come dopo l’accenno di accelerazione segnalato tre mesi fa, la crescita economica svizzera torna a evidenziare un andamento modesto, al limite tra: crescita minima e inerzia. Anche in questi mesi, a dare la spinta maggiore alla crescita sono state le esportazioni dell’industria chimico-farmaceutica.
Nonostante l’incertezza, si notano dei deboli segnali di ripresa nel settore delle costruzioni e nel commercio al dettaglio.
In Ticino si registrano alcuni lievi segnali positivi dai rami delle costruzioni, del commercio al dettaglio e delle banche. Malgrado ciò si delinea già una decelerazione più evidente, anche per l’assenza di una spinta importante come quella del farmaceutico a livello nazionale.
Preoccupa l’occupazione; speranze di crescita (modesta) nel 2025
In Ticino, nonostante un’ulteriore crescita degli impieghi, il numero di persone occupate è in calo e quello delle persone disoccupate è in aumento.
A metà dicembre, in seguito all’indebolimento della pressione inflazionistica, la BNS (Banca Nazionale Svizzera) ha ulteriormente rivisto il tasso guida, abbassandolo allo 0,5%. Le previsioni del KOF (Centro di ricerca congiunturale) e del Gruppo di esperti della Confederazione confermano anche per il 2025 una crescita modesta, compresa tra l’1% e l’1,5%.
Tuttavia, le incognite a livello internazionale rimangono molte: crisi in Medio-oriente, nuovo corso negli Stati Uniti e, in Europa, Germania e Francia che affrontano parallelamente una crisi economica e politica.