“E’ difficile capire nel concreto i rischi che corre la donna vittima di violenza. Non è utile strumentalizzare i singoli casi, ma è evidente che bisogna tenere alta l’attenzione e intervenire senza tentennamenti quando è necessario tutelare la donna. E’ un tema delicato che riguarda sia i tempi di applicazione delle misure cautelari sia la gravità dei provvedimenti”.
Arianna Liberatore, presidente di Telefono Donna Como, ribadisce l’importanza di tenere alta l’attenzione sulla piaga della violenza sulle donne a pochi giorni dalla Giornata internazionale di sensibilizzazione e all’indomani dell’aggressione a una 24enne comasca, accoltellata dall’ex fidanzato che già un anno fa l’aveva sfregiata con l’acido. L’appello, in tutti i casi anche solo dubbi o sospetti, è di chiedere aiuto.
“Raggiungere la consapevolezza del rischio è molto difficile – spiega Liberatore – Quando sei in una relazione pericolosa non sei prudente né obiettiva. E’ una difficoltà che fa parte di questi reati che ti rendono vulnerabile. Per questo è fondamentale chiedere aiuto a persone competenti, che non ti giudicano e possono capire la situazione”.
“Dovremmo tutti giudicare meno e provare a fare di più – conclude la presidente di Telefono Donna – Ciascuno può fare la propria parte, ad iniziare dalle persone che ha attorno. In tutti i casi di dubbio poi è davvero fondamentale chiedere un consiglio o un aiuto”.