Dopo la bocciatura del referendum proposto dai genitori contro la chiusura delle scuole di Como, le famiglie fanno rete e vanno avanti.
Al fianco del Movimento Genitori delle elementari “Sauro” di via Perti e della materna “Carluccio” di via Volta si schiera l’ormai ben noto “Comitato Como a Misura di famiglia” nato tempo fa dopo le prime annunciate chiusure. Sui social hanno scritto “Il rifiuto di indire il referendum cittadino sulle scuole dimostra la paura del sindaco che ancora una volta – si legge – si nega al confronto per nascondere la debolezza delle sue decisioni fallimentari per le famiglie e la città”.
Intanto dopo il parere di non “ammissibilità” i genitori della “Sauro” e del “Carluccio”, promotori del referendum, esprimono rammarico per la mancata opportunità di coinvolgere la cittadinanza in una decisione cruciale per il futuro dell’intera comunità. “Ancora una volta si è persa un’importante opportunità” scrivono.
A questo punto resta da capire, e le valutazioni sono in corso, se rimane aperta la strada di un ricorso al Tar, inizialmente definita “soluzione estrema” ma che prende sempre più piede.