Alla vigilia dell’Immacolata viene inaugurata ufficialmente Miniartextil, la mostra internazionale dedicata alla fiber art contemporanea, organizzata in collaborazione con il comune di Como. Tra gli obiettivi, la valorizzazione dell’arte tessile, ma non solo. In un’epoca dominata dalla tecnologia e dalla frenesia, la mostra rivendica con forza la necessità di fermarsi ed evidenzia l’esigenza di ritrovare una connessione profonda con la propria spiritualità. Nasce così “L’arte come preghiera”, per celebrare la creatività e ritrovare quella dimensione spirituale che è essenziale per il benessere di ogni individuo.
Miniartextil, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Como e di Regione Lombardia, giunge così alla trentatreesima edizione. Da sabato 7 dicembre, e fino al 9 febbraio 2025, sarà possibile ammirare le opere in esposizione nella Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, nello Spazio Natta e nella Basilica di San Fedele, a Como.
La mostra coinvolgerà queste tre sedi espositive con opere che spaziano dai minitessili alle grandi installazioni, fino a progetti multimediali. L’invito a partecipare alla mostra con le piccole opere tessili ha suscitato un enorme interesse, attirando ben 130 artisti provenienti da 27 nazioni diverse.
Le parole degli organizzatori
Per Mimmo Totaro, organizzatore di Miniartextil, in un contesto che è sempre più tecnologico, “la richiesta di una spiritualità autentica diventa sempre più impellente, un richiamo a incontrare sé stessi nella verità della propria esistenza”.
A ribadire l’importanza dell’evento è anche Enrico Colombo, assessore alla Cultura del Comune di Como. “In questa nuova edizione – ha dichiarato – Miniartextil ci invita a fermarci, a ritagliarci uno spazio per riflettere su noi stessi. Ci invita a vedere nell’Arte non solo una forma di contemplazione, ma di riflessione e preghiera. Tutto questo – ha sottolineato l’assessore – avviene a Como, dove l’arte, l’architettura e il tessile sono matrici fondanti dell’identità cittadina”.