Le case comunali di via San Bernardino da Siena e il problema dell’inquinamento acustico legato al traffico, sollevato più volte dai residenti, torna al centro del dibattito consiliare nell’aula comasca. Da una parte la richiesta del PD che ricostruisce l’accaduto, partendo dal mancato riposizionamento delle barriere fonoassorbenti dopo i lavori per la realizzazione della stazione unica di Camerlata. Chi vive negli immobili aveva chiesto anche l’intervento di Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) per certificare i disagi. Ieri sera la capogruppo dei dem Patrizia Lissi ha detto: “Dopo due anni di inadempienze il Comune ha deciso per il trasferimento degli abitanti del civico 32, tra cui una 97enne, in altri edifici perché – è stato chiarito – gli alloggi non risponderebbero a “criteri di salubrità e sicurezza” ma “la mancanza di salubrità – viene chiesto – non è data dalla mancanza di quegli stessi pannelli?”. “E perchè soltanto alcuni residenti di quello stabile sono stati trasferiti? non è che certa una certa ostilità nei confronti di chi ha cercato di tutelarsi?”. Immediata la replica del sindaco Alessandro Rapinese. “In termini di bilancio i soldi per i pannelli li abbiamo messi e gli uffici hanno lavorato. Ma – aggiunge – per quanto riguarda i residenti di via San Bernardino da Siena, mi sembra che abbiamo offerto case nuove e perfettamente ristrutturate a inquilini che vivevano in abitazioni che, come più volte avete sollevato come gruppo di opposizione, versavano non certo in buone condizioni. Ora apprendo – conclude – che averli trasferiti, pagando il trasloco, non è un merito ma una colpa e si parla pure di ostilità di chi ha cercato di tutelarsi.”
Il Pd nelle comunicazioni preliminari aveva chiesto conto anche di un’altra questione: l’area di Muggiò destinata ai giostrai che – si dice – “nonostante il pronunciamento del Tar sarà comunque ridotta per la necessità di parcheggio”. “Quel provvedimento è passato dal nostro dirigente che agisce nel rispetto della legge” ha chiuso il primo cittadino.
Ieri sera l’aula di Palazzo Cernezzi ha poi discusso e votato la proposta di deliberazione della maggioranza riguardante la riduzione dell’addizionale comunale all’Irpef dello 0,04% (da 0,74% a 0,70%). Ma anche in questo caso non sono mancate le critiche. Ne parlavamo qui.