(ANSA) – ROMA, 02 DIC – Sì è presentato in aula con i suoi difensori per il prelievo ufficiale di Dna Fortunato Verduci, il carrozziere di 65 anni che vive a Genova accusato dalla procura di essere l’autore dell’omicidio di Luigia Borrelli nel 1995. Verduci è un uomo libero visto che il gip, il Riesame e anche la Cassazione hanno respinto la richiesta della Procura di arrestarlo. Il campione genetico verrà poi confrontato con le tracce biologiche trovate nel basso di vico Indoratori, teatro del massacro. Dopo il passaggio tecnico, la pm Patrizia Petruzziello chiuderà le indagini per poi chiedere il processo. Il sospetto killer non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Il carrozziere era stato individuato grazie al Dna estratto da una macchia di sangue trovata sulla scena del crimine. Il profilo era risultato compatibile con quello di un lontano parente, che si trova recluso nel carcere di Brescia, E da lì, facendo combaciare vari elementi, gli inquirenti hanno trovato il codice genetico esatto di quello che per l’accusa è l’assassino. La procura aveva chiesto l’arresto ma sia il gip che il Riesame lo avevano negato pur confermando il quadro "granitico" degli indizi. Secondo l’accusa Verduci, ludopatico e pieno di debiti, uccise Luigia per rapinarla dopo averla picchiata brutalmente. Nei giorni scorsi, inoltre, la pm ha ripreso in mano il fascicolo di un altro delitto, quello della merciaia Anna Rossi Lamberti, uccisa l’8 aprile 1998 a Marassi. E ha deciso di fare nuove analisi sulle tracce biologiche raccolte sulla scena del crimine. (ANSA).