Non c’è lunedì senza disagi per i pendolari di Trenord. Anche questa settimana è iniziata con una mattinata di passione per chi utilizza il treno per recarsi sul posto di lavoro, a scuola o all’università.
I disagi sono cominciati prestissimo, con variazioni di percorso a causa di un guasto al convoglio per il treno delle 6.13 da Milano Cadorna con arrivo previsto alle 7.14 a Como Lago e per quello da Como Lago delle 7.46 diretto a Cadorna, che è partito da Como Nord Camerlata.
Disagi anche per i pendolari del treno previsto dalla stazione di Como San Giovanni alle 6.49 e con arrivo a Rho alle 8.17. Il convoglio – si leggeva in mattinata sul sito – “viaggia in ritardo per esigenza di circolazione”.
La mattinata è proseguita con la sospensione di due treni, quello delle 8.13 da Milano Cadorna e in arrivo a Como Lago alle 9.14 e quello in direzione opposta con partenza alle 9.46. Questa la motivazione segnalata da Trenord: “Non partiranno i seguenti treni perché è stato necessario riorganizzare il turno del personale di bordo”.
Infine, il treno delle 8.13 con partenza da Chiasso e arrivo previsto alle 9.21 a Milano Porta Garibaldi è partito alle 8.39 dalla stazione di Carimate “per il forte ritardo accumulato durante la corsa precedente”, ha spiegato Trenord sul sito.
La circolazione è risultata “rallentata” anche in tarda mattinata tra le stazioni di Arosio e Inverigo per un guasto agli impianti di circolazione”, che ha richiesto un intervento di ripristino dei tecnici di FerrovieNord. “Ritardi medi di 30 minuti, – ha comunicato Trenord – possibili variazioni di percorso e cancellazioni”. Ripercussioni quindi sulle linee Asso-Milano e Mariano Comense-Milano Rogoredo.
Inizia così una nuova settimana e un nuovo mese con ritardi e soppressioni. E i pendolari arrivano da un altro mese segnato dai disagi. Guardando allo storico di novembre sul sito trenipendolari.it e prendendo in considerazione soltanto la linea Como-Milano, si evidenzia come oltre la metà dei convogli abbiano registrato un ritardo. Complessivamente i treni della linea lo scorso mese hanno accumulato 6.921 minuti di ritardo, pari a 115 ore e quasi cinque giorni. Davvero troppo se si considera che ogni treno arrivato dopo l’orario previsto significa per i pendolari ritardo sul posto di lavoro o studio.