(ANSA) – BOLOGNA, 30 NOV – Ha aggredito verbalmente un professore dell’istituto superiore Paciolo-D’Annunzio di Fidenza, nel Parmense, e gli ha sferrato un pugno in pieno volto. Protagonista della vicenda – riportata dalla ‘Gazzetta di Parma’ – il padre di un alunno del docente costretto a recarsi al Pronto Soccorso per le cure del caso. Non sono ancora chiari i motivi del gesto – su cui sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine – ma, osserva il quotidiano, l’ipotesi più verosimile sarebbe quella di problemi scolastici del figlio dell’uomo. Quanto accaduto nella scuola parmigiana – polo in cui confluiscono un liceo classico, un liceo linguistico, un liceo scientifico e un istituito tecnico economico – ha suscitato un certo disappunto: nella struttura è apparso uno striscione contro la violenza e il dirigente scolastico responsabile ha spedito una nota a studenti, famiglie, docenti e personale Ata mentre alcuni cartelli esposti nei corridoi recitano ‘Divieto di accesso alla violenza’. "Non sono slogan generici – argomenta il dirigente nella sua comunicazione -. Li hanno scritti i nostri studenti dopo aver riflettuto con i propri insegnanti riguardo al brutto episodio, avvenuto qualche giorno fa all’interno della scuola, che ha visto l’aggressione fisica e verbale di un nostro docente da parte di un genitore. Un fatto gravissimo che ha leso non solo la dignità del docente coinvolto, ma la dignità stessa di tutta la nostra scuola. E chi ha commesso questa violenza ne risponderà di fronte alla legge. Vogliamo tutti insieme, personale scolastico, studenti e famiglie, affermare che questo non è accettabile". Ad ogni modo, viene evidenziato, "la scuola, anche se ferita, non può abdicare al proprio compito. Dopo l’iniziale stordimento e la tanta rabbia per il torto subito, abbiamo ripreso a fare e ad essere scuola: a trarre un insegnamento importante anche da un brutto episodio,riflettendo insieme ai nostri ragazzi sull’importanza del rispetto e del rifiuto di ogni violenza come fondamento di qualsiasi relazione, e a maggior ragione della relazione educativa tra docenti e studenti, tra scuola e famiglia". (ANSA).