Sarà inaugurata il prossimo 7 dicembre la 33esima edizione di Miniartextil. La più prestigiosa mostra internazionale dedicata alla fiber art contemporanea, organizzata in collaborazione con il comune di Como, sarà allestita nella Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, nello Spazio Natta e nella Basilica di San Fedele, a Como. “L’arte come preghiera” è il titolo della mostra, che parte ufficialmente sabato 7 dicembre e prosegue fino al 9 febbraio 2025.
In un’epoca dominata dalla tecnologia e dalla frenesia, emerge con forza la necessità di fermarsi e l’esigenza di ritrovare una connessione profonda con la propria spiritualità. Nasce così “L’arte come preghiera”: in questo modo, si desidera non solo celebrare la creatività, ma anche ritrovare quella dimensione spirituale che è essenziale per il benessere di ogni individuo.
La mostra coinvolgerà tre sedi espositive con opere che spaziano dai minitessili alle grandi installazioni, fino a progetti multimediali. L’invito a partecipare alla mostra con le piccole opere tessili ha suscitato un enorme interesse, attirando ben 130 artisti provenienti da 27 nazioni diverse.
Gli interventi dell’artista Totaro e dell’assessore Colombo
Per Enrico Colombo, assessore alla Cultura del Comune di Como: “Sarà un momento di riflessione e consapevolezza sulle eccellenze del patrimonio artistico, architettonico e tessile della città e del territorio Comasco. Non a caso, dal 2021, Como ha ottenuto il riconoscimento ufficiale di Città Creativa Unesco per l’Artigianato, il Tessile e l’Arte Popolare“.
Quindi ha spiegato: “Miniartextil è una nostra eccellenza giunta alla trentatreesima edizione, con un unico fil rouge: far crescere la consapevolezza dell’arte tessile all’interno del nostro tessuto. Quest’anno la mostra lega la preghiera a un momento particolarissimo, che stiamo vivendo in Italia e in Europa. Speriamo così che la comunità acquisisca quella sana consapevolezza che Como ha tutto per essere una città d’arte e una meta culturale, prima che una città turistica“.
Immancabile la presenza di Mimmo Totaro, presidente di Arte&Arte e organizzatore di Miniartextil. “Rispetto alle edizioni precedenti, sia per il tema sia per l’impostazione della mostra, quest’anno sono diventati più importanti gli artisti delle opere. Questa volta – ha spiegato Totaro – abbiamo approfondito il discorso della creazione in senso artistico e di tutto quello che si fa per migliorare il mondo“.
Infine, ha sottolineato: “La cosa più importante, anche dal punto di vista vitale, è riuscire a staccare completamente e gli artisti lo hanno sempre fatto in maniera molto naturale. Il discorso è ancora più legato alla tessitura, che è un lavoro per cui servono tempi molto lenti e molta meditazione”.